In Yemen l’esecuzione di una condanna a morte è stata trasmessa in televisione

Muhammad al Maghrabi, prima della sua esecuzione, il 31 luglio 2017 a Sanaa, nello Yemen (La Presse/REUTERS/Khaled Abdullah)
Muhammad al Maghrabi, prima della sua esecuzione, il 31 luglio 2017 a Sanaa, nello Yemen (La Presse/REUTERS/Khaled Abdullah)

A Sanaa, la capitale dello Yemen, il 31 luglio è stata eseguita la condanna a morte di un uomo giudicato colpevole di aver stuprato e ucciso una bambina di tre anni. All’esecuzione della condanna, che si è svolta in una piazza della città, piazza Tahrir, ed è stata trasmessa in televisione, hanno assistito moltissime persone; erano circa 10mila secondo il fotografo Abdulkareem Ziraei, che era presente. I giornali internazionali hanno parlato di questa storia perché è raro che delle esecuzioni vengano trasmesse in TV: quella di ieri è stata organizzata dagli Houthi, uno dei due schieramenti che dal 2015 combatte la guerra civile nel paese e che da più di due anni ha il controllo di Sanaa. È probabile che sia stata trasmessa in televisione per mostrare come gli Houthi combattono il crimine, sfruttando il fatto che la gravità del reato commesso dal condannato avesse colpito molto il pubblico. Alcune persone si trovavano nella piazza già due ore prima dell’orario previsto per l’esecuzione.

L’uomo ucciso si chiamava Mohammed Saad Mujahid al Maghrabi ed era stato condannato per lo stupro e l’omicidio di Rana al Matan, avvenuto lo scorso 25 giugno. Al Maghrabi è stato fucilato disteso per terra sulla pancia, con le mani legate dietro alla schiena.