Una grande catena di supermercati britannica non farà più pagare l’IVA sugli assorbenti

(AP Photo/Rich Pedroncelli, File)
(AP Photo/Rich Pedroncelli, File)

La catena di supermercati britannica Tesco – una delle più grandi del paese – ha deciso di tagliare del 5 per cento il prezzo di un centinaio di prodotti sanitari femminili, compresi gli assorbenti. Il 5 per cento corrisponde all’IVA imposta su questi prodotti, quella che viene spesso chiamata “tampon tax”, la tassa sugli assorbenti: di fatto quindi Tesco pagherà l’IVA su certi prodotti al posto delle sue clienti, venendo incontro alle richieste di attiviste e femministe di azzerare l’IVA su prodotti di prima necessità come gli assorbenti.

Nel 2000 il Regno Unito aveva abbassato l’IVA sui prodotti sanitari femminili dal 17,5 al 5 per cento e nel 2015 la deputata laburista Paula Sherriff aveva proposto di intervenire ulteriormente portandola dal 5 allo 0 per cento. La proposta era stata però bocciata per non andare contro le direttive sull’IVA dell’Unione Europea in base alle quali gli stati membri possono ridurre ma non azzerare l’Imposta sul Valore Aggiunto su determinati prodotti. Dal 2015 il Canada ha eliminato del tutto la tassa su tamponi, assorbenti e coppette mestruali, lo stesso anno in Francia le imposte sono state abbassate dal 20 al 5,5 per cento. Qualche mese fa in Scozia è stato avviato un progetto per distribuire gratuitamente assorbenti (e altri prodotti intimi) a donne e ragazze di famiglie a basso reddito. In Italia Possibile, partito di Giuseppe Civati, aveva depositato nel gennaio del 2016 una proposta di legge per la riduzione dell’aliquota al 4 per cento, dal 22 attuale. La proposta non è stata però ancora messa in discussione.