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  • Mercoledì 19 luglio 2017

Madonna si è arrabbiata per un’asta di suoi oggetti personali

E l'ha fatta sospendere da un giudice: sarebbero state vendute delle mutande, una spazzola e una lettera che le scrisse Tupac Shakur

(BEN STANSALL/AFP/Getty Images)
(BEN STANSALL/AFP/Getty Images)

Un giudice di Manhattan ha sospeso un’asta di oggetti personali appartenuti alla cantante Madonna che si sarebbe dovuta tenere oggi, dopo una denuncia della stessa Madonna. All’asta, organizzata dalla società Gotta Have It! Collectibles, sarebbero stati messi in vendita tra le altre cose una lettera privata scritta dall’ex partner di Madonna Tupac Shakur, il rapper americano assassinato nel 1996, un paio di mutande usate e una spazzola con attaccati dei capelli di Madonna. Il giudice ha ordinato il ritiro di 22 oggetti, dopo che Madonna aveva presentato richiesta per un’ingiunzione d’emergenza, spiegando di essere rimasta «shockata» dall’asta e di non sapere che quegli oggetti non erano più in suo possesso.

Nella denuncia, Madonna ha scritto: «Il fatto che abbia raggiunto lo status di celebrità come risultato del mio successo in carriera non annulla il mio diritto alla privacy, che riguarda anche gli oggetti strettamente personali. Da quanto capisco, il mio DNA potrebbe essere estratto da un mio capello. È scandaloso e molto offensivo che il mio DNA possa essere messo all’asta al grande pubblico». Secondo le previsioni, la lettera di Tupac sarebbe stata venduta per 400mila dollari. Nella sua denuncia, Madonna ha indicato Darlene Lutz come responsabile per la messa all’asta dei suoi oggetti: è un’ex amica, consulente artistica e una sua «frequente ospite». Un portavoce di Lutz ha detto che le accuse saranno respinte in tribunale, perché gli oggetti appartengono legalmente a Lutz e torneranno presto in suo possesso.

La lettera di Tupac era stata pubblicata per la prima volta pochi giorni fa da TMZ, che aveva rivelato che il rapper interruppe la sua relazione con Madonna perché lei era bianca. Tupac la scrisse dal carcere – fu detenuto per alcuni mesi per reati sessuali, per una brutta storia avvenuta in un albergo di New York nel 1993 – per chiedere scusa a Madonna e proporle di essere amici. Scrisse che se le persone, vedendola con un afroamericano, avrebbero pensato di lei che fosse «aperta e interessante», mentre metà del suo pubblico sarebbe rimasto deluso vedendolo con una donna bianca.