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  • Martedì 18 luglio 2017

Cosa succederà a Liu Xia

È un'artista cinese, da pochi giorni vedova di Liu Xiaobo: i suoi conoscenti non hanno contatti diretti con lei e non sanno nemmeno dove si trovi

Liu Xia, 15 luglio 2017
(Shenyang Municipal Information Office via AP)
Liu Xia, 15 luglio 2017 (Shenyang Municipal Information Office via AP)

Liu Xia è una poeta, pittrice e fotografa cinese, moglie di Liu Xiaobo, noto attivista cinese per i diritti umani e premio Nobel per la pace nel 2010, morto il 13 luglio a 61 anni in un ospedale dove era stato trasferito dal carcere a causa di un tumore al fegato in fase terminale. Dal 2010 sua moglie Liu Xia è illegalmente agli arresti domiciliari con il divieto di comunicare con il mondo esterno. Ora che il marito è morto, in molti temono per la sua situazione.

Lo scorso 26 giugno i giornali internazionali avevano dato grande risalto alla notizia della scarcerazione di Liu Xiaobo, ma nonostante le notizie sulla sua uscita dal carcere il governo cinese non gli aveva concesso una reale libertà e il permesso di andare all’estero per essere curato in modo adeguato, come aveva chiesto la moglie. A lei era stato permesso di andare a trovare il marito. Dopo il trasferimento in ospedale erano stati pubblicati dei video e delle foto che lo mostrano nella sua stanza con Liu Xia che gli dava assistenza. Come aveva spiegato Amnesty International, la donna restava comunque agli arresti domiciliari e non poteva muoversi liberamente. L’ambasciata degli Stati Uniti aveva chiesto che a Liu Xiaobo e alla moglie venisse data «una vera libertà», e diversi paesi avevano proposto al governo cinese di accogliere il dissidente in uno dei loro ospedali. La Cina si era però rifiutata. Liu Xiaobo è dunque morto in Cina e della moglie non si sa praticamente più nulla.

Dopo la morte di Liu Xiaobo, suo fratello maggiore aveva parlato durante una conferenza stampa ringraziando e lodando il governo della Cina per le cure e per l’organizzazione del funerale. Liu Xia era assente «a causa delle sue deboli condizioni di salute», ha spiegato il fratello di Liu. Mentre l’uomo lasciava la conferenza, alcuni giornalisti avevano provato a fare qualche domanda: «Sei libero?», «Dove si trova attualmente Liu Xia?», senza ottenere alcuna risposta. Alcuni amici di Liu Xia hanno raccontato di non avere avuto alcun contatto diretto con lei nei giorni successivi alla morte del marito e dicono di essere molto preoccupati per le sue condizioni dopo averla vista in alcune fotografie e in un video diffuso dal governo locale in cui la donna, visibilmente provata e sorretta da altre persone, assiste ai funerali e alla dispersione delle ceneri del marito in mare.

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(Liu Xia, provincia di Liaoning, 15 luglio 2017 – Shenyang Municipal Information Office via AP)

Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e anche l’Australia hanno chiesto alla Cina di lasciare che Liu Xia, che ha perso il padre nel 2016 e la madre lo scorso aprile, possa lasciare il paese. Il Comitato norvegese per il Nobel ha detto di essere «profondamente preoccupato» per il destino della donna. Amnesty International ha detto che Liu Xia soffre di stress, ansia e depressione e che soprattutto ora, dopo la morte del marito, «è arrivato il momento di porre fine alla crudele punizione» a cui è stata sottoposta illegalmente dal 2010 per aver semplicemente parlato a favore del marito.

Sabato scorso, un funzionario del governo locale dove era stato ricoverato Liu Xiaobo, ha dichiarato: «Per quanto ne so, Liu Xia è libera». Ha aggiunto che in tempi di lutto «lei non accetterà più interferenze esterne» e che «il governo cinese proteggerà i suoi legittimi diritti come cittadina cinese».