Sabato sera a Londra c’è stato un attentato terroristico nella zona del London Bridge, in pieno centro: quando erano passate da poco le 23 (le 22 ora locale), un furgone che arrivava da nord ha investito i pedoni sul ponte. Poi, una volta arrivato sulla riva meridionale del fiume, tre uomini armati sono scesi e hanno accoltellato diversi passanti. Sette persone sono morte, e più di quaranta sono rimaste ferite. I tre sospetti, che indossavano delle cinture esplosive finte, sono stati uccisi dalla polizia al Borough Market, un’area molto frequentata di bar, locali e chioschi a ridosso del London Bridge. Questa mattina ci sono state diverse operazioni di polizia a Barking, nel nord est di Londra, dove secondo i principali giornali britannici viveva almeno uno degli attentatori: la polizia ha detto che 12 persone sono state arrestate. In centro a Londra c’è ancora un gran dispiegamento di agenti, ma la situazione sembra ampiamente sotto controllo.
Domenica sera lo Stato Islamico (o ISIS) ha rivendicato l’attentato di Londra tramite un comunicato diffuso dalla sua agenzia di stampa Amaq.
I principali partiti politici britannici hanno annunciato la sospensione della loro campagna elettorale per il voto dell’8 giugno, ma la prima ministra Theresa May ha confermato che le elezioni non verranno rimandate. May ha anche detto che gli ultimi attentati compiuti nel Regno Unito – tre in meno di tre mesi: oltre a quello di Londra, quello di Westminster il 22 marzo e quello di Manchester il 22 maggio – non sembrano essere stati organizzati dalla stessa rete, ma sembra che condividano la stessa ideologia, cioè quella dell’estremismo islamista.
- Sette persone sono state uccise e 48 sono rimaste ferite nell’attentato compiuto sabato sera da tre uomini nella zona del London Bridge e di Borough Market, nel centro di Londra.
- I tre attentatori hanno investito i pedoni sul London Bridge usando un furgone noleggiato da uno di loro, poi sono scesi e sono andati a piedi nella zona di Borough Market, sulla riva sud del Tamigi: hanno cominciato ad accoltellare diverse persone dentro e fuori dai locali.
- Gli attentatori erano armati di coltelli, ma non è stato diffuso nessun altro dettaglio al riguardo.
- I tre attentatori sono stati uccisi dalla polizia otto minuti dopo il momento in cui era arrivata la prima chiamata di aiuto. Otto agenti armati hanno sparato circa 50 colpi, così tanti perché i tre indossavano delle finte cinture esplosive ed erano una minaccia imminente.
- Domenica mattina la polizia di Londra ha arrestato 12 persone nel quartiere periferico di Barking, a nord-est del centro, dove secondo i principali giornali britannici viveva almeno uno degli attentatori. La notizia non è stata confermata.
- La prima ministra britannica Theresa May ha detto che il Regno Unito deve ripensare la sua strategia anti-terrorismo, perché quello sul London Bridge è il terzo attentato nel paese in meno di tre mesi. «Quando è troppo è troppo», ha detto. May ha legato l’attentato di Londra all’estremismo islamista.
- Non sappiamo ancora l’identità dei tre attentatori né quella delle persone uccise. Non sappiamo se questo attentato sia legato in qualche modo a quello di Manchester del 22 maggio, rivendicato dallo Stato Islamico.
- Finora nessuno ha rivendicato l'attentato.
Mark Rowley, un dirigente della polizia inglese che si occupa di antiterrorismo, ha appena tenuto una breve conferenza stampa: ha detto che le indagini per identificare i tre sospetti attentatori sono in corso, e ha confermato le operazioni di polizia a East Ham. Rowley ha detto che il furgone usato nell'attentato era stato noleggiato da uno dei sospettati, e che l'attacco è iniziato alle 21.58. Dopo che i tre uomini hanno lasciato il furgone e hanno iniziato ad accoltellare i passanti al Borough Market, otto agenti armati hanno sparato loro circa 50 colpi, uccidendoli: sono tanti, ha riconosciuto, ma ha spiegato che il motivo erano le finte cinture esplosive indossate dagli uomini, che rappresentavano una minaccia imminente. Un passante, ha detto Rowley, è stato colpito da un proiettile, ma non è in pericolo di vita.
I morti non sono ancora stati identificati, ha detto, perché l'identificazione è in corso e prima devono essere informate le famiglie: la polizia crede che qualcuno sia straniero (il primo ministro canadese Justin Trudeau ha già confermato un morto canadese). Rowley ha concluso confermando che uno dei feriti è un agente di polizia che era fuori servizio al momento dell'attentato, ma non è in pericolo di vita.
La polizia non ha ancora confermato che la perquisizione in Barking Road, a East Ham, sia legata alle indagini sull'attentato. La zona in cui è avvenuta questa seconda operazione comunque è molto vicina al condominio in cui è avvenuta l'operazione di questa mattina: i due posti distano meno di due chilometri.
Un cameriere di un fastfood del quartiere di East Ham, a Londra, guarda la zona circondata dalla polizia a fianco al locale
(Carl Court/Getty Images)
Gli agenti della scientifica continuano le loro ricerche sul London Bridge
(Dan Kitwood/Getty Images)
Diversi siti di news riprendono oggi le parole di Theresa May nei loro titoli e articoli. May ha parlato questa mattina dopo avere partecipato alla riunione del comitato Cobra, e tra le altre cose ha detto «quando è troppo è troppo», riferendosi al fatto che il Regno Unito ha subìto tre attentati in meno di tre mesi (due a Londra e uno a Manchester).
Il centro del discorso di May è stato questo: «Dobbiamo imporci di non pensare che le cose possano continuare così. Le cose devono cambiare». May ha parlato esplicitamente della minaccia rappresentata non solo dal terrorismo, ma anche dall’islamismo radicale, «una delle grandi sfide del nostro tempo»; ha aggiunto che finora «nel nostro paese c’è stata troppa tolleranza verso l’estremismo».
Secondo May, il Regno Unito deve rivedere la sua strategia anti-terrorismo, di modo da «assicurarsi che la polizia e i servizi di sicurezza abbiano tutto il potere di cui hanno bisogno». May ha anche parlato della necessità di rendere più stringenti le regole di Internet, per limitare la diffusione delle idee estremiste.
Una donna porta dei fiori in omaggio alle persone morte ieri sera nell'attentato
(Leon Neal/Getty Images)
Intanto Sadiq Khan ha fatto sapere di non avere tempo per rispondere ai tweet disinformati di Donald Trump. Qui la storia.
AFP ha fatto un’infografica che mostra gli attacchi terroristici compiuti nel Regno Unito dal 2005 ad oggi. Il più grosso è stato quello del 7 luglio 2005 contro il trasporto pubblico di Londra, nel quale furono uccise 52 persone. Il secondo più grave è stato quello di Manchester del 22 maggio scorso, che ha ucciso 22 persone alla fine del concerto di Ariana Grande.
Il Guardian ha raccolto varie testimonianze di persone presenti nei luoghi dell'attentato, tra cui quella di un uomo che ha assistito all’uccisione di uno degli attentatori da parte della polizia nel pub Globe. L’uomo ha detto che l’attentatore poteva avere tra i 25 e i 30 anni, aveva il viso sbarbato ed era vestito di nero. Alla cintura portava un coltello ricurvo, lungo circa 30 centimetri. Secondo il racconto del testimone, quando l’attentatore è entrato nel pub è stato fermo per un po’, poi ha afferrato il coltello e l’ha usato per accoltellare cinque o sei persone tra le più vicine a lui. Mentre le persone che erano nel pub hanno cominciato a urlare e scappare dalla porta sul retro l’attentatore ha cominciato a urlare "Allah akbar". Secondo il racconto fatto al Guardian l’attentatore aveva un accento britannico. Successivamente sono arrivati due poliziotti, uno dei quali ha sparato due volte all’attentatore, uccidendolo. Ovviamente le dichiarazioni dei testimoni degli attentati vanno sempre prese con cautela; in particolare l'uomo che ha raccontato questa cosa al Guardian ha detto che aveva bevuto alcolici ieri sera e che quindi non ricorda bene tutti i dettagli.
Stanno circolando diverse critiche a una formula particolare usata da alcuni quotidiani internazionali per segnalare la poca distanza degli attacchi di ieri da quelli di Manchester. Alcuni giornalisti contestano il termine reeling, "vacillare", usato per descrivere il fatto che il Regno Unito abbia subìto un altro grave attentato nel giro di poche settimane (sui giornali italiani va molto l'espressione "un paese ancora sotto shock"). I critici accusano i giornali che usano espressioni simili di "fare il gioco dei terroristi", il cui obiettivo è appunto quello di diffondere il più possibile un clima di terrore e paura nelle società colpite.
Il giornalista di BBC Tim Willcox ha riferito che delle 48 persone rimaste ferite nell'attentato, 6 sono state dimesse dagli ospedali in cui erano state ricoverate.
Simon Milner, Policy Director di Facebook nel Regno Unito, ha risposto alle dichiarazioni della prima ministra Theresa May sul fatto che i social network stiano funzionando da strumenti per messaggi estremisti e che c’è bisogno di uno “sforzo internazionale” per rimediare al problema. In un comunicato Milner ha detto che spera che Facebook sia stato utile alle persone che si trovavano nei luoghi dell'attentato e ai loro amici e famigliari e ha detto che l'azienda si impegna per rimuovere qualsiasi «contenuto terrorista» dal social network, non appena ne individua uno. Ha anche detto che Facebook è pronto a continuare a collaborare con le istituzioni per combattere l'estremismo.
Colin Paterson di BBC si trova fuori dall'Old Trafford, lo stadio di Manchester dove stasera si terrà il concerto di beneficenza di Ariana Grande (e molti altri) per i morti di Manchester. Paterson ha raccontato che le misure di sicurezza sono comprensibilmente molto rigorose, e che è stato costruito una specie di "anello d'acciaio" di protezione attorno allo stadio. Paterson ha anche parlato anche con qualche spettatore che è già arrivato sul posto:
Molti dei fan con cui ho parlato dicono che le loro famiglie li hanno scongiurati di non venire qui dopo i fatti di Londra di ieri sera: ma loro hanno detto che vogliono esserci sia per ragioni di solidarietà con Ariana Grande sia per non lasciare vincere [i terroristi]
Sui social network molte persone stanno condividendo l'intervista di BBC a un uomo che ieri sera si trovava in un locale di Borough Market. Nell'intervista l'uomo dice: «Se ciò che offende queste persone sono io che bevo un gin tonic con i miei amici, che flirto con uomini attraenti o mi diverto con donne brillanti, allora farò tutte queste cose di più e non di meno, perché questo è ciò che rende Londra così fantastica».
Agenti accompagnano una donna verso una camionetta della polizia dopo l'incursione in un gruppo di appartamenti di Barking, nella zona est di Londra
(REUTERS/Hannah McKay)
L'attacco di ieri non è ancora stato rivendicato, nonostante siano passate quasi 16 ore. Sin da quando si è capito che l'attacco era stato compiuto da tre persone, si è iniziato a parlare del possibile coinvolgimento dello Stato Islamico, che ha già compiuto attacchi simili e nei giorni scorsi tramite la sua rivista ufficiale aveva incoraggiato attacchi simili durante il Ramadan (il mese sacro per i musulmani, iniziato la settimana scorsa).
La giornalista del New York Times Rukmini Callimachi, che si occupa da tempo di terrorismo e Stato Islamico, ha fatto notare che ultimamente passa fino a un giorno di tempo prima che l'ISIS rivendichi un attacco. «Non sappiamo con certezza perché succede», ha scritto Callimachi. La rivendicazione dell'attacco di Manchester di due settimane fa, inoltre, è stata inusuale per l'imprecisione dei comunicati diffusi nelle ore successive, cosa che potrebbe suggerire che le strutture dell'ISIS che si occupano della comunicazione sono più deboli e inefficienti di qualche mese fa. Callimachi fa comunque notare che l'ISIS non è solita rivendicare attentati che non sono stati compiuti da suoi miliziani o affiliati.
La polizia di Londra ha detto che tra le persone ferite nel corso dell’attentato ci sono quattro agenti di polizia. Uno, di cui si era già parlato, è un agente della polizia stradale ed è ferito gravemente ma in condizioni stabili. Un altro non era in servizio durante l’attentato: dalla ricostruzione fatta dalla polizia si è capito che è stato ferito cercando di fermare uno degli attentatori; anche lui è in condizioni gravi.
La polizia inglese ha detto che nelle operazioni di questa mattina sono state arrestate 12 persone, tutte a Barking, quartiere nel nord est di Londra dove secondo i principali giornali britannici viveva almeno uno dei tre attentatori. Le operazioni vanno avanti, dice la polizia. Mark White, giornalista di Sky News sul posto, dice che tra le persone arrestate a Barking ci sono quattro donne.
Trump intanto ha iniziato una delle sue abituali serie di tweet: nell'ultimo tira in ballo anche il dibattito sul possesso di armi, dicendo che non se ne parla perché gli attentatori usano camion e coltelli. Va ricordato però che negli ultimi due principali attentati islamisti negli Stati Uniti, quello di San Bernardino e quello di Orlando, gli attentatori hanno usato armi da fuoco.
Il giornalista di Sky News Mark White si trova a Barking, il quartiere periferico di Londra in cui dalle 8 di questa mattina (ora italiana) si è svolta una grossa operazione di polizia. Su Twitter ha scritto che l'operazione è avvenuta nel condominio dove viveva uno degli attentatori, di cui però non si sa ancora il nome. White ha anche scritto che quattro persone sono state arrestate durante l'operazione di polizia; prima si era parlato di cinque.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto due nuovi tweet sull'attentato di Londra. Nel primo ha scritto che bisogna «smettere di essere politicamente corretti» e occuparsi della sicurezza. Nel secondo ha criticato il sindaco di Londra Sadiq Khan per aver detto che non c'è ragione di essere allarmati.
Khan però non ha sminuito la gravità dell'attentato come Trump sembra suggerire nei suoi tweet: il sindaco di Londra ha invitato i suoi concittadini a mantenere la calma e fare attenzione nei prossimi giorni.
La stazione Monument della metropolitana di Londra, vicino a London Bridge, è ancora chiusa.
(DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)
- Ieri sera tre uomini hanno investito i pedoni sul London Bridge con un furgone della Hertz; poi sono scesi, hanno accoltellato dei passanti e pochi minuti dopo sono stati uccisi dalla polizia al Borough Market.
- Nell’attentato sono state uccise sette persone, i feriti sono 48.
- Non si sa ancora niente degli attentatori, né la loro identità né la loro eventuale vicinanza a gruppi terroristici. Finora nessuno ha rivendicato l’attacco.
- La prima ministra Theresa May ha confermato che le elezioni nel Regno Unito si terranno giovedì 8 giugno, come previsto, e non verranno rimandate. La campagna elettorale è stata sospesa per tutto il giorno.
- Il livello di allerta per terrorismo per ora non è stato alzato: è rimasto “severe”, che indica che un attentato va considerato altamente probabile. Più in alto c’è solo il livello “critical”, che indica un attentato imminente.
- Il concerto di beneficienza previsto questa sera per le famiglie dei morti nell’attentato di Manchester si terrà come previsto.
Probabilmente le finte cinture esplosive che gli attentatori indossavano avevano due scopi: spaventare le persone che si trovavano nei luoghi dell'attentato e dissuadere sia loro che i poliziotti dal provare a fermarli.
«Si possono proteggere le città dagli attacchi terroristici stradali?». Ce lo eravamo chiesti dopo l’attentato di Nizza del 14 luglio 2016, e poi di nuovo dopo quello di Berlino del 19 dicembre 2016, e di nuovo dopo quello di Westminster del 22 marzo 2017. Qui la risposta:
Gli attentati condotti con veicoli lanciati sulla folla (“vehicle-ramming attack”) sono molto difficili da gestire dal punto di vista della sicurezza, e la miglior soluzione restano la prevenzione e il lavoro di intelligence per identificare i potenziali terroristi prima che mettano in pratica il loro attacco. Tuttavia, alcune soluzioni sono già impiegate da tempo nelle città per ridurre gli effetti disastrosi di un veicolo che finisce sui pedoni, lanciato volontariamente da chi lo guida o per una più banale perdita di controllo.
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Normalmente il Borough Market, dove gli attentatori hanno accoltellato i passanti ieri sera, è così. Oggi rimarrà chiuso.
(Peter Macdiarmid/Getty Images)
Sky News ha riferito che da questa mattina è in corso una grossa operazione di polizia in un condominio di Barking, un quartiere della periferia di Londra, a est rispetto al centro. La polizia non ha detto che questa operazione sia legata all'attentato di ieri sera, ma non si può escludere quest'ipotesi per ora. Secondo la giornalista del Telegraph Nicky Harley cinque persone sono state arrestate nel corso dell'operazione.
Amber Rudd, il segretario britannico degli Interni, ha confermato che il livello di allerta per terrorismo nel paese è rimasto a “severe”, che indica che un attentato va considerato “altamente probabile”. “Severe” è un gradino sotto al livello “critical”, il più alto, che indica che le autorità considerano imminente un nuovo attacco terroristico. Rudd ha spiegato che per il momento il centro congiunto per l'analisi del terrorismo, un organo dell'intelligence britannica, non ha raccomandato di alzare il livello a "severe".
La prima ministra Theresa May poco prima del suo discorso di fronte a Downing Street
(JUSTIN TALLIS/AFP/Getty Images)
Domenica mattina ha parlato la prima ministra Theresa May, dopo avere partecipato alla riunione del comitato di emergenza Cobra. May ha confermato molte delle informazioni che stavano circolando da ieri sera e che erano state date dalla polizia di Londra: per esempio che i tre attentatori indossavano delle finte cinture esplosive e che le persone morte nell’attentato sono 7, mentre i feriti sono 48. May ha confermato anche che le elezioni legislative nazionali previste giovedì si terranno regolarmente, e non saranno spostate.
Dopo aver dato questi aggiornamenti, May ha fatto quattro considerazioni più generiche. Primo: i responsabili degli attacchi degli ultimi mesi non sembrano far parte della stessa rete ma sono uniti dall’estremismo islamista. Secondo: i social network stanno funzionando da veicoli per i messaggi estremisti, e c’è bisogno di uno “sforzo internazionale” per rimediare al problema. Terzo, nel Regno Unito l’estremismo è trattato “con eccessiva tolleranza”. Quarto, vanno parzialmente riviste le strategie anti-terrorismo, per dare più strumenti alla polizia (che ieri sera ha gestito praticamente da sola i momenti successivi all’attacco).
Il video integrale del discorso di May
May ha confermato che oggi i due principali partiti politici, i Conservatori e i Laburisti, non faranno campagna elettorale per le elezioni nazionali di giovedì. La campagna riprenderà a partire da domani.
May ora se la sta prendendo con i social network, spiegando che a volte servono da veicolo per promuovere l'estremismo.
May dice che al momento gli attentati degli ultimi mesi nel Regno Unito non sembrano essere stati organizzati dalla stessa rete, ma che sono accomunati dalla stessa "ideologia".
May ha aggiunto che al momento le persone morte sono 7, mentre i feriti sono 48.
May ha confermato diverse informazioni che giravano già da ieri sera: tre terroristi hanno investito delle persone sul London Bridge e poco dopo hanno attaccato un gruppo di persone nel Borough Market. I tre – che indossavano dei finti giubbotti esplosivi – sono stati uccisi dalla polizia durante una sparatoria avvenuta otto minuti dopo la prima chiamata alle autorità.
Non è stata diffusa ancora alcuna rivendicazione per l'attentato di Londra di ieri sera. Lo Stato Islamico, che alcuni sospettano possa essere in qualche maniera coinvolto nell'attacco, non ha ancora detto niente al riguardo. Un esperto che vale la pena seguire su Twitter per rimanere aggiornati su questo fronte è Charlie Winter.
È arrivata May.
L'ambasciata russa a Londra ha twittato un messaggio del presidente russo Vladimir Putin, di condanna per il terrorismo e di condoglianze per i cittadini britannici.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha dedicato dei pensieri alle famiglie delle persone uccise e delle preghiere ai feriti.
Lo stesso ha fatto il primo ministro della Danimarca Lars Løkke Rasmussen.
Anche l'alta rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri Federica Mogherini, il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e il negoziatore dell'UE per Brexit Michel Barnier hanno dedicato dei tweet di solidarietà a Londra.
Per ora il livello di allerta per il terrorismo nel Regno Unito è ancora fissato a “severe”, che indica che un attentato va considerato “altamente probabile”. “Severe” è un gradino sotto al livello “critical”, il più alto, che indica che le autorità considerano imminente un nuovo attacco terroristico: l’ultima volta che il governo aveva alzato l’allerta per il terrorismo nel Regno Unito a “critico” era stato a seguito dell’attentato di Manchester del 22 maggio.
Tra poco parla la prima ministra Theresa May e potrebbe dire qualcosa anche sul livello di allerta per terrorismo.
Cressida Dick, commissario della polizia di Londra, ha detto che ieri sera i tre attentatori hanno attaccato i passanti con dei coltelli (ha usato il termine "coltelli", al plurale) prima di essere uccisi dalla polizia. Dick ha aggiunto di credere che «l’incidente è ora sotto controllo» ma che stanno proseguendo le verifiche per confermare che nell’area del London Bridge siano tutti al sicuro. Ha anche consigliato a chi vive nella zona di rimanere in casa, per precauzione.
Agenti della polizia sorvegliano la strada sul London Bridge, dove è parzialmente ripresa la circolazione
(DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)
Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio italiano.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha scritto che la Francia è ora più che mai a fianco del Regno Unito.
Il presidente americano Donald Trump è stato molto criticato per questo tweet. Trump ha preso l’occasione dell’attentato di Londra – prima ancora che si sapesse che era un attentato, prima ancora di sapere l’identità degli attentatori – per dire che gli Stati Uniti hanno bisogno del “travel ban”. Il “travel ban” non è altro che il “muslim ban”, un provvedimento molto controverso la cui applicazione è stata bloccata da alcuni tribunali statunitensi.
Poi Trump ha twittato un messaggio di solidarietà più tradizionale, a parte il solito uso eccessivo delle maiuscole.
Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha espresso solidarietà al popolo britannico.
Il primo ministro australiano Malcolm Turnbull ha scritto che le preghiere degli australiani sono rivolte al popolo britannico.
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha scritto che i suoi pensieri e le sue preghiere sono rivolte ai morti dell’attentato e alle loro famiglie.
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha scritto che i suoi pensieri sono rivolti a tutti quelli che in una maniera o nell’altra sono stati coinvolti nell’attacco di Londra.
La cancelliera tedesca Angela Merkel, che non ha Twitter, ha detto: «Siamo uniti al di là dei confini nell’orrore e nel dispiacere, ma anche nella determinazione».
La polizia ha anche detto che attualmente la situazione è sotto controllo – cosa che fa pensare che non ci siano altre persone direttamente coinvolte nell'attacco ancora libere – ma che gli investigatori devono ancora finire di condurre le indagini nell'area dell'attentato e per questa ragione la zona del London Bridge continuerà a essere cordonata.
La polizia ha detto che il numero dei morti è salito a 7.
Anche i Verdi hanno sospeso la campagna elettorale fino a questa sera.
Per chi se lo stesse chiedendo: lo Stato Islamico, che aveva rivendicato l'attentato a Manchester del 22 maggio, non ha detto ancora niente su quello di Londra di ieri sera. L'eventualità che una rivendicazione arrivi nelle prossime ore non è però da escludersi: non è inusuale che passi diverso tempo tra l'attentato e la rivendicazione.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian ha detto che tra i feriti dell'attentato di Londra ci sono quattro cittadini francesi e uno di questi è in condizioni gravi.
Il Guardian ha spiegato che è improbabile che le elezioni dell'8 giugno siano posticipate per varie ragioni, ad esempio perché alcune persone hanno già votato per corrispondenza. Una delle leggi relative allo svolgimenti delle elezioni dice che possono essere posticipate (ma di un solo giorno) in caso di scontri a meno che il governo non proclami lo stato di emergenza. È anche previsto che le elezioni possano essere posticipate di due settimane, ma solo in caso di morte della regina.
- L’identità dei tre attentatori, e nemmeno se facessero parte di qualche gruppo terroristico.
- L’identità delle persone uccise nell’attentato.
- Se l’attacco sia in qualche modo collegato all’attentato suicida di Manchester del 22 maggio scorso, nel quale sono state uccise 22 persone.
- Quali armi siano state usate: sappiamo solo che almeno uno dei tre attentatori aveva in mano un coltello.
Poliziotti armati sulle scale del grattacielo Shard, nel quartiere di Southwark
(CHRIS J RATCLIFFE/AFP/Getty Images)
I giornali della Nuova Zelanda dicono che tra le persone accoltellate c'è un cittadino neozelandese che ora è ricoverato in ospedale ed è stato messo in coma farmacologico, ma le sue condizioni non sono gravi; queste informazioni sono state fornite ai giornali dalla sorella dell'uomo.
Il capo sovrintendente della polizia di Manchester, Stuart Ellison, dà alcuni consigli sulle misure di sicurezza da adottare durante il grande concerto che si terrà domenica a Manchester per ricordare i morti dell’attentato del 22 maggio, quando una bomba è esplosa alla fine del concerto della popstar americana Ariana Grande.
Il vicecommissario della polizia di Londra Mark Rowley in arrivo a Downing Street per un incontro tra il comitato di emergenza Cobra e la prima ministra Theresa May
(Leon Neal/Getty Images)
Parte delle strade intorno al Southwark Bridge – il ponte più vicino al London Bridge – è stata riaperta, restringendo l'area cordonata dalla polizia.
Sta per cominciare la riunione del comitato governativo per le emergenze Cobra, acronimo di "Cabinet Office Briefing Rooms", al 10 di Downing Street, la residenza della prima ministra Theresa May. Oltre a May parteciperanno il sindaco di Londra Sadiq Khan e Mark Rowley, il vicecommissario della polizia della città.
Il Guardian ha ricostruito la cronologia dell’attentato a Londra: la cosa più notevole è che da quando la polizia è stata avvisata di quello che stava succedendo a quando sono stati uccisi gli attentatori sono passati solo otto minuti (si intende tutto ora di Londra, quindi un’ora in meno rispetto all’Italia).
22.07 - Vengono chiamate le prime ambulanze.
22.08 - La polizia riceve le prime segnalazioni di un furgone che ha investito la folla sul London Bridge.
22.14 - Arrivano le ambulanze sul London Bridge per soccorrere i feriti.
22.16 - Gli agenti di polizia intervengono sul luogo dell’attacco e uccidono i tre attentatori fuori dal pub Wheatsheaf.
23.46 - La polizia diffonde un comunicato “Run, Hide, Tell”, cioè “corri, nasconditi e chiama” (corri a cercare riparo, se non hai un posto dove andare nasconditi e metti il telefono silenzioso e poi chiama la polizia quando è sicuro farlo).
23.55 - La polizia conferma che ci sono diversi morti e feriti.
00.30 - La prima ministra Theresa May diffonde un comunicato in cui definisce quello che è successo come un “terribile incidente” e parla per la prima volta di un “potenziale atto di terrorismo”.
00.51 - La polizia dice che l’incidente a Vauxhall, che era stato indicato poco prima come un’azione legata all’attentato sul London Bridge, è stato un accoltellamento che non c’entra nulla con il terrorismo.
1.23 - Ci sono quattro esplosioni controllate nell’area del London Bridge.
4.00 - In una conferenza stampa, la polizia dice che sei persone sono morte e altre 20 sono state portate negli ospedali di Londra per le ferite riportate. Gli attentatori erano tre, indossavano delle cinture esplosive finte e sono stati uccisi dalla polizia.
6.10 - Il numero dei feriti sale a 48.
La divisione antiterrorismo della polizia ha chiesto a chiunque fosse presente sui luoghi dell'attentato e avesse fatto video o fotografie di caricarle sul suo sito, qui.
Delle 48 persone ferite, 14 sono state portate all'ospedale del King’s College, nel sud di Londra. Un portavoce dell'ospedale ha detto che sono sei donne e otto uomini e che una di queste persone è già stata dimessa.
BBC ha intervistato alcune persone testimoni dell'attentato. Una delle persone che ha visto il furgone investire i pedoni ha raccontato di aver pensato che il veicolo avesse dei problemi ai freni visto che andava molto veloce. Molte persone che si trovavano a Borough Market hanno detto che gli attentatori gridavano. Un uomo intervistato da BBC ha detto di aver visto uno degli attentatori accoltellare ripetutamente una ragazza, «dieci volte, forse quindici».
https://youtu.be/c7uWn5pVR_k
Il primo ministro australiano Malcolm Turnbull ha detto che tra le persone ferite c'è un cittadino australiano. Sembra che una seconda persona australiana fosse presente nei luoghi dell'attentato ma per ora le autorità non sono riuscite a capire se sia tra i feriti o meno.
Qualche informazione pratica per chi sta a Londra. Parecchie strade attorno al London Bridge continuano a essere chiuse per permettere le indagini della polizia, e sono:
- London Bridge
- Southwark Bridge
- Borough High Street
- Southwark Street
- Lower Thames Street
- King William Street
- Gracechurch Street
- Canon Street
Oggi le stazioni della metro di London Bridge e Borough rimarranno chiuse.
Sadiq Khan, sindaco di Londra, sull'attentato di ieri sera.
https://www.youtube.com/watch?v=HE4pTF50fz4
Sta circolando molto una fotografia scattata sul luogo dell'attacco che sembra mostrare uno dei tre attentatori per terra, ferito o ucciso, con addosso quella che potrebbe essere una cintura esplosiva finta. L'immagine è stata ripresa anche da alcuni giornali importanti, ma con molte cautele: non è stata ancora commentata dalla polizia e non si ha la certezza che mostri effettivamente uno degli attentatori.
Il Telegraph scrive che in molti stanno chiedendo ai leader nazionali dei Conservatori e dei Laburisti, i due principali partiti politici britannici, di rinviare le elezioni fissate per giovedì 8 giugno. È di opinione diversa Sadiq Khan, sindaco di Londra, che ha detto:
I terroristi vogliono impedirci di esercitare la nostra libertà.. vogliono che blocchiamo le elezioni generali previste per giovedì… non possiamo permettere loro di farci questo.
È il terzo attentato compiuto nel Regno Unito negli ultimi tre mesi.
Il 22 marzo un Khalid Masood, 52 anni, aveva investito i pedoni sul ponte di Westminster, di fronte al Parlamento britannico, a Londra uccidendo 5 persone. L’attacco era stato rivendicato dallo Stato Islamico.
Il 22 maggio Salman Abedi, 22 anni, aveva messo una bomba nel foyer dell’Arena di Manchester dove era appena terminato il concerto della popstar americana Ariana Grande. L’esplosione aveva ucciso 22 persone, anche questo attentato era stato rivendicato dallo Stato Islamico.
In molti si interrogano ora sulle lacune dell’intelligence britannica. Il giornalista di BBC che si occupa di sicurezza nazionale ha scritto che l’MI5, i servizi di sicurezza britannici, stavano monitorando un numero enorme di situazioni che avrebbero potuto produrre un attentato terroristico nel Regno Unito (si parla di 500 circa) e avevano detto che qualcosa sarebbe potuto succedere. Ora però la pressione sull'antiterrorismo è cresciuta enormemente.
Reuters dice che tra i feriti ci sarebbero due cittadini francesi; uno dei due sarebbe in condizioni critiche.
Buongiorno, per chi si fosse perso la notte agitata di Londra può mettersi intanto in pari qui. Le cose da sapere, in estrema sintesi, sono queste:
- ieri sera c'è stato un attentato terroristico a Londra;
- un furgone ha investito i pedoni sul London Bridge;
- tre sospetti armati di coltelli sono scesi dal furgone, hanno accoltellato dei passanti e sono stati uccisi dalla polizia;
- non ci sono state ancora rivendicazioni.