• Mondo
  • Venerdì 19 maggio 2017

Anche il nuovo presidente del Brasile è nei guai

Secondo una registrazione raccontata da O Globo, Michel Temer sarebbe coinvolto in una storia di corruzione: ci sono manifestazioni e proteste

San Paolo, 18 maggio 2017
(AP Photo/Andre Penner)
San Paolo, 18 maggio 2017 (AP Photo/Andre Penner)

Negli ultimi giorni in Brasile ci sono state manifestazioni contro il presidente Michel Temer, con richieste di sue dimissioni e nuove elezioni in seguito a un presunto caso di corruzione. O Globo, uno dei principali quotidiani del paese, ha pubblicato un articolo in cui dice che Temer è stato registrato mentre ammetteva di avere comprato il silenzio di Eduardo Cunha, l’ex presidente del Parlamento condannato a 15 anni di carcere per corruzione, riciclaggio di denaro ed evasione fiscale nel marzo scorso. Cunha era stato uno dei principali sostenitori della messa in stato di accusa (impeachment) dell’ex presidente Dilma Rousseff, che aveva poi portato alle sue dimissioni e alla nuova presidenza di Temer.

La conversazione pubblicata da O Globo era stata registrata di nascosto da Joesley Batista, uno dei più importanti dirigenti di JBS, la più grande azienda di carni lavorate al mondo. Batista aveva detto di avere pagato Cunha per mantenere il suo silenzio, ricevendo da Temer la risposta: “Devi continuare a farlo, ok?”. La registrazione è stata fornita nell’ambito di alcuni patteggiamenti per casi giudiziari che coinvolgono due dirigenti di JBS.

brasile proteste
Rio de Janeiro, 18 maggio 2017 (Mario Tama/Getty Images)

In seguito alla pubblicazione dell’articolo su O Globo, le opposizioni in Parlamento hanno chiesto elezioni anticipate e presentato richiesta di impeachment nei confronti di Temer. A San Paolo e Brasilia sono state organizzate manifestazioni cui hanno partecipato migliaia di persone, chiedendo le dimissioni di Temer.

brasile proteste
Rio de Janeiro, 18 maggio 2017 (AP Photo/Silvia Izquierdo)

Michel Temer per ora si è difeso dicendo di non avere mai richiesto pagamenti per comprare il silenzio di Cunha. Il suo ufficio ha confermato che nel marzo scorso ci fu un incontro con Batista, ma sostiene che non fu discusso nulla di compromettente. La vicenda potrebbe portare a un nuovo grande scandalo politico in Brasile a meno di un anno dalla fine della travagliata presidenza Rousseff, sostituita da Temer che ne era il vicepresidente. L’incarico di Temer dovrebbe scadere il prossimo anno, salvo non siano indette elezioni anticipate.

brasile proteste
Brasilia, 18 maggio 2017 (ANDRESSA ANHOLETE/AFP/Getty Images)