La Milano narcisista vista da Takashi Homma

Nella prima mostra personale del fotografo giapponese in Italia ci sono il Duomo e i grattacieli di Milano capovolti, come affacciati a uno specchio

Takashi Homma

Fino al 26 maggio la galleria Viasaterna di Milano ospiterà una mostra del fotografo giapponese Takashi Homma, la sua prima personale in Italia, intitolata La città narcisista. Milano e altre storie. Le fotografie della mostra fanno parte di diverse serie e sono divise in base a tre temi principali: la città, che molto spesso è Milano; l’incontro tra l’ambiente naturale e le costruzioni umane; il vedere e il rappresentare attraverso la fotografia. Nelle fotografie fatte a Milano si riconoscono molte delle architetture della città, tra cui il Duomo, la Torre Branca e alcuni dei grattacieli costruiti negli ultimi anni: sono però capovolte, perché Homma le ha ritratte usando una camera oscura. Il “narcisista” del titolo della mostra è un riferimento a questa modalità di rappresentazione, in cui è come se la città si specchiasse nell’acqua come il Narciso del mito greco. Le fotografie di Milano sono state scattate nel gennaio del 2017.

Takashi Homma ha 55 anni ed è noto a livello internazionale per il suo lavoro artistico dagli anni Novanta. Fin da allora Homma ha fotografato le città e i loro cambiamenti, soprattutto Tokyo a cui ha dedicato i libri fotografici Tokyo Suburbia (1998), Tokyo Children (2001), Tokyo and My Daughter (2006) e Tokyo (2008). Narcissistic City è anche il titolo di un libro realizzato da Homma e pubblicato nel 2016: è il frutto di una ricerca su alcune delle architetture più famose e riconoscibili di città giapponesi e americane. Nelle fotografie di questo progetto le città appaiono frammentate e i palazzi vengono ricostruiti attraverso degli strani collage, a volte in bianco e nero, a volte in blu e rosso.