L’arresto del primario Norberto Confalonieri

L'importante primario di ortopedia dell'ospedale CTO di Milano è accusato di aver promosso gli acquisti da alcune case farmaceutiche in cambio di favori e regali

(ANSA/ FERMO IMMAGINE TGR/RAI)
(ANSA/ FERMO IMMAGINE TGR/RAI)

Norberto Confalonieri, primario di ortopedia dell’ospedale ortopedico CTO di Milano, è stato arrestato giovedì 23 marzo con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta, e ora è agli arresti domiciliari. L’arresto di Confalonieri è stato ordinato dal Giudice per le indagini preliminari Teresa De Pascal dopo le indagini condotte dalla procura di Milano; De Pascal ha anche ordinato misure interdittive (non l’arresto, quindi) per il responsabile degli acquisti e delle forniture dell’ospedale – che da circa un anno è stato accorpato al più famoso ospedale ortopedico Gaetano Pini – e per quattro dipendenti delle multinazionali farmaceutiche Johnson & Johnson e B. Braun.

L’accusa principale a Confalonieri è aver avuto rapporti proibiti con le case farmaceutiche tra il 2012 e il 2015 e aver ricevuto favori e regali in cambio di acquisti di protesi ortopediche da parte dell’ospedale dove lavorava. Repubblica scrive che “le due società [farmaceutiche] sono indagate in base alla legge 231 sulla responsabilità delle imprese. Il primario avrebbe stretto un “accordo occulto” con i referenti della Johnson per favorire l’acquisto delle protesi da parte dell’ospedale” e che “Anche dalla B. Braun il primario avrebbe ricevuto “bonifici”, oltre al pagamento di cene “per 30 invitati” e cravatte Marinella”. Il Corriere della Sera, invece, dice che:

Confalonieri amava usare le protesi di due multinazionali che sponsorizzavano Caos, l’associazione di chirurgia ortopedica computer e robot di cui è un esponente di spicco. Delle 458 (valore 1,1 milioni di euro) impiantate dalla sua équipe tra il 2012 e il 2015, 241 (510mila euro) erano della Johnson & Johnson e 122 (393mila euro) della B.Braun. Quando la prima fu esclusa per i prodotti troppo cari, anche grazie all’intervento di Luigi Ortaglio, il responsabile economato dell’Asl Nord Milano sospeso dal gip per un anno, Confalonieri sarebbe riuscito a mandare avanti la fornitura dichiarando che erano indispensabili. In cambio avrebbe ricevuto dalla Johnson & Johnson (indagata per responsabilità delle imprese, due manager interdetti dall’attività) 16mila euro per sé e 2.660 per il figlio, l’uso gratuito di un software (24 mila euro l’anno) per le operazioni e la sponsorizzazione di un servizio tv che lo vedeva protagonista. B.Braun (indagata, due manager interdetti), scrive il Nucleo di Polizia tributaria della Gdf di Milano, gli avrebbe invece dato 9mila euro, la sponsorizzazione per 15 mila di un corso da lui organizzato, viaggi a Roma e a Barcellona per convegni.

Confalonieri ha 66 anni ed è un medico piuttosto noto, anche per via delle sue frequenti apparizioni in programmi televisivi di salute e divulgazione. Oltre che delle accuse di corruzione e turbativa d’asta, i giornali di oggi dicono che Confalonieri è anche sospettato di aver favorito con il suo lavoro all’ospedale CTO, una struttura pubblica, le sue attività presso una clinica privata e di alcuni casi di gravi errori chirurgici. In particolare i giornali riportano alcune intercettazioni che sembrano indicare come Confalonieri avesse appositamente danneggiato alcuni suoi pazienti per poter provare alcune tecniche di ricostruzione: Repubblica scrive tuttavia che le indagini su questo aspetto del suo lavoro sono ancora in corso.