N26 è arrivata anche in Italia

È una banca che funziona solo tramite un'app per smarphone: promette di aprire un nuovo conto corrente in otto minuti, e i costi di mantenimento sono bassissimi

Da gennaio è attiva anche in Italia N26, una banca virtuale che consente di svolgere tutte le classiche attività di una banca utilizzando solamente un’app sul proprio cellulare. La sua caratteristica più originale è che promette la possibilità di aprire un conto in otto minuti: è sufficiente scaricare la app e rispondere a una videochiamata mostrando un documento per confermare la propria identità. A quel punto, N26 apre un conto online e spedisce una carta Mastercard per effettuare pagamenti e prelievi.

Oltre alla rapidità nell’aprire un conto corrente, i vantaggi di N26 sono i costi estremamente bassi. Aprire un conto e mantenerlo è sostanzialmente gratuito. Sono gratuiti anche i prelievi agli sportelli bancomat: si può prelevare ovunque senza pagare commissioni fino a cinque volte al mese. Dal sesto prelievo bisogna pagare una commissione di due euro. Sono prezzi simili a quelli di altre banche virtuali, cioè che non hanno una struttura di filiali sul territorio, ma molto inferiori agli istituti tradizionali, che chiedono decine di euro per aprire e mantenere aperto un conto corrente.

N26 è stata fondata in Germania nell’aprile del 2013, dopo che i suoi due fondatori, gli austriaci Maximilian Tayenthal, 37 anni, e Valentin Stalf, 31 anni, erano riusciti a raccogliere dieci milioni di euro di finanziamenti. Nel corso dell’estate 2016, sono riusciti a mettere insieme altri 40 milioni di euro. Tra finanziatori della società c’è anche Peter Thiel, che insieme ad Elon Musk è uno dei fondatori del sistema di pagamento PayPal.

Per i primi mesi, N26 ha operato senza licenza bancaria. Era cioè soltanto un’interfaccia per amministrare il proprio conto corrente e i propri pagamenti, mentre il servizio bancario vero e proprio era fornito da un’altra società. Pochi mesi dopo, a luglio, N26 ha ricevuto dalla BCE la licenza bancaria, e da allora può operare come una banca a pieno titolo. In meno di un anno, N26 è arrivata ad operare in 17 paesi dell’area euro. Il suo servizio clienti, che è molto importante visto che N26 non ha sedi fisiche a cui rivolgersi in caso di problemi, risponde in inglese, tedesco, francese, spagnolo e italiano.

A dicembre, N26 diceva di aver raggiunto 200mila clienti, ma con la sua espansione in diversi paesi europei negli ultimi mesi, questo numero potrebbe crescere in poco tempo. Tra gli obiettivi della società al momento c’è l’espansione dei servi finanziari offerti ai clienti, cioè la possibilità di acquistare titoli e altri prodotti e fare operazioni di trading. Il suo punto di forza, secondo un articolo uscito su Techcrunch lo scorso dicembre, resta comunque la app, l’elemento che distingue maggiormenete N26 dalle altre banche virtuali concorrenti: «La maggior parte di loro non possiede app native, usano la tecnologia web e sono lente. N26 non solo è una app nativa, ma è anche ben strutturata».