I filtri di Snapchat per la Giornata internazionale della donna

Sono dedicati a Marie Curie, Frida Kahlo e Rosa Parks

Oggi, per la Giornata internazionale della donna (spesso nota come Festa della donna), Snapchat ha aggiunto alcuni filtri speciali a quelli già a disposizione dei suoi utenti. Snapchat, il social network e l’applicazione di messaggistica molto popolare soprattutto tra gli adolescenti, è infatti famosa per i filtri che  permettono di aggiungere oggetti ed effetti alle proprie foto. Il nome inglese di questi filtri (con dietro una tecnologia molto complessa) è “Lenses”: i filtri speciali per la Festa della donna dell’8 marzo saranno attivi per tutto il giorno e celebrano tre donne famose: Marie Curie (che vinse un Nobel per la fisica e uno per la chimica), l’artista messicana Frida Kahlo e Rosa Parks, la donna nera che nel 1955 si rifiutò di cedere il suo posto a una donna bianca su un autobus a Montgomery, in Alabama. Se doveste avere ancora dubbi su come si usano i filtri di Snapchat, è spiegato qui.

Il filtro dedicato a Kahlo aggiunge alcune cose caratteristiche del suo aspetto (compresi i fiori sulla testa). Sono stati sviluppati con la Frida Kahlo Corporation (che gestisce l’utilizzo dell’immagine dell’artista, morta nel 1954): l’associazione ha commentato la cosa dicendo che «nell’epoca dei selfie, Frida è considerata la prima artista dei selfie, che attraverso i suoi autoritratti raccontò una storia d’amore, di vita, di forza e di passione». Snapchat ha anche collaborato con il Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development (fondato da Parks nel 1987): il filtro dedicato a Parks è tra le altre cose accompagnato da una sua citazione, in inglese anche nella versione italiana: «You must never be fearful about what you are doing when it is right» (“non devi mai avere paura di quello che stai facendo se quello che stai facendo è giusto”). Le stesse parole si vedono anche se si esce dalla modalità selfie e si usa l’altra fotocamera.

In passato Snapchat era stata accusata di razzismo per aver messo a disposizione dei suoi utenti un filtro su Bob Marley e uno che riconduceva la faccia di chi lo usava a un’immagine stereotipata di una persona orientale.