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  • Martedì 7 febbraio 2017

Gabriel Jesus sta salvando Guardiola

Come un ventenne brasiliano, arrivato in Inghilterra poche settimane fa, sta cambiando la deludente stagione del Manchester City

Gabriel Jesus esulta dopo il primo gol segnato allo Swansea City, il 5 febbraio (Stu Forster/Getty Images)
Gabriel Jesus esulta dopo il primo gol segnato allo Swansea City, il 5 febbraio (Stu Forster/Getty Images)

Se negli ultimi giorni nel calcio inglese si parla molto del probabile trasferimento a fine stagione di Sergio Agüero, l’attaccante argentino protagonista dei primi importanti successi del Manchester City, è perché da quando c’è Pep Guardiola non ha mai reso come il suo solito. A peggiorare la sua situazione in squadra, inoltre, ci si è messo anche Gabriel Jesus, un ventenne brasiliano che da quando è arrivato a Manchester – poche settimane fa – ha avuto un impatto impressionante nei risultati della squadra. È in Inghilterra da poco più di un mese e ha impiegato una partita di campionato per diventare titolare, due per segnare il suo primo gol, tre per segnare una doppietta. Nell’ultima partita di campionato ha giocato per novanta minuti: Aguero è entrato negli ultimi sette minuti. Ora, per Guardiola, Gabriel Jesus sembra essere la soluzione più a portata di mano per risolvere i problemi offensivi della squadra, che le sono costati molti punti negli ultimi mesi.

Il secondo gol segnato da Gabriel Jesus nell’ultima partita di Premier League contro lo Swansea.

Dopo aver superato le offerte del Barcellona e di altri grandi club europei, quest’estate il City ha comprato Gabriel Jesus pagandolo più di 30 milioni di euro. Ma Gabriel Jesus si è trasferito definitivamente in Inghilterra solo nel 2017, dopo aver passato gli ultimi sei mesi in Brasile ad allenarsi con la squadra in cui è cresciuto, il Palmeiras. La scorsa estate ha fatto parte dell’attacco titolare della nazionale olimpica brasiliana – con Neymar e Gabriel Barbosa (il “Gabigol” dell’Inter) – che per la prima volta nella sua storia è riuscita a vincere la medaglia d’oro. Quattro mesi dopo l’oro olimpico, Gabriel Jesus ha dato un contributo decisivo alla vittoria del campionato brasiliano del Palmeiras ventidue anni dopo l’ultima, segnando 13 gol. È stato poi eletto miglior giocatore del campionato.

Nel frattempo, in attesa di trasferirsi al City, Gabriel Jesus ha esordito con la nazionale maggiore brasiliana, giocando sei partite di qualificazione ai prossimi Mondiali in cui ha segnato cinque gol, oltre a fare cinque assist decisivi per i compagni. Pep Guardiola, il suo futuro allenatore, aveva commentato le sue prestazioni in nazionale dicendo: «Essere il numero 9 del Brasile a soli 19 anni è impressionante». Dopo le partite con la nazionale e la vittoria del campionato con il Palmeiras, si è iniziato a parlarne sempre meglio, tanto che a Manchester alcuni pensavano che l’attesa per il suo arrivo fosse eccessiva, trattandosi di un giovane brasiliano alla sua prima esperienza in Europa. Ma anche in Inghilterra Gabriel Jesus è sembrato estraneo alla pressione dell’esordio e immune al bisogno di ambientarsi che molti calciatori invece richiedono.

Ha esordito giocando otto minuti contro il Tottenham, che gli sono bastati per farsi annullare il potenziale gol della vittoria. Una settimana dopo Guardiola lo ha schierato titolare nella partita di campionato contro il West Ham: in novanta minuti è diventato il primo giocatore nella storia del City che all’esordio da titolare ha sia segnato che fornito un assist decisivo. Fra Tottenham e West Ham ha trovato posto da titolare anche in FA Cup contro il Crystal Palace, realizzando un assist. Dopo la sua prestazione contro il West Ham, Guardiola – che forse si aspettava un esordio del genere, dato che lo ha preferito da subito a un giocatore come Agüero – ha cercato di smorzare i toni dicendo: «Con giocatori come lui non si può mai sapere. È come un cocomero. Devi aprirlo per vedere cosa c’è dentro. Oggi ha aiutato un sacco la squadra con il pressing, molto aggressivo, e ha dimostrato di saper lottare contro giocatori più alti di lui».

La sua reazione al premio come miglior giocatore di West Ham-Manchester City, finita 0-4.

Nell’ultima giornata di Premier League, in cui il Manchester City ha giocato in casa contro lo Swansea, Gabriel Jesus è partito ancora titolare, ancora al posto di Aguero, che è rimasto in panchina per tutti e novanta i minuti. Dopo aver segnato un gol poi annullato al suo esordio, e dopo il gol e l’assist alla sua prima partita da titolare, cosa poteva fare nella sua terza partita in Inghilterra? Segnare la doppietta con cui il City ha vinto 2-1 un incontro abbastanza complicato.

Il primo gol contro lo Swansea.

In un’intervista al sito sportivo brasiliano Globo, Gabriel Jesus ha parlato del suo primo mese a Manchester e ha detto: «Pensavo che sarebbe stato più difficile». Da quando ha iniziato a giocare, il City non ha più perso. Dopo la pesante sconfitta per 4 a 0 contro l’Everton, Guardiola aveva detto di non poter rimproverare nulla ai suoi giocatori per la prima parte di stagione inferiore alle aspettative, in quanto uno dei problemi principali della squadra riguardava l’attacco che non riusciva a segnare con regolarità e sbagliava molte occasioni, causando tutta una serie di guai alla squadra. Oltre a segnare Gabriel Jesus si muove molto senza palla, aiuta a costruire le azioni d’attacco e se c’è bisogno arretra fino a centrocampo, portandosi dietro i marcatori avversari creando così spazio per i compagni. Con ogni probabilità lo vedremo ancora titolare al posto di Agüero.

Con il Chelsea di Conte primo a dieci punti di distanza, il City difficilmente potrà recuperare abbastanza punti da tentare di rientrare in corsa per il titolo della Premier League, ma ultimamente si è ripreso e può puntare a superare il Tottenham al secondo posto. Oltre al campionato, il City è in corsa nella FA Cup e soprattutto in Champions League, dove giocherà gli ottavi di finale contro il Monaco, squadra ampiamente alla sua portata.