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  • Mercoledì 23 novembre 2016

Perché i piloti di Lufthansa sono in sciopero

Tra mercoledì e giovedì saranno cancellati quasi duemila voli, per una disputa su un aumento del salario

di Richard Weiss e Karin Matussek – Bloomberg

(Matthias Balk/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Matthias Balk/picture-alliance/dpa/AP Images)

La compagnia aerea tedesca Lufthansa cancellerà quasi duemila voli, dopo che un tentativo fallito da parte della società di far dichiarare illegale uno sciopero dei piloti che chiedono un aumento di stipendio ha spinto il sindacato ad estenderlo a 24 ore. La compagnia eliminerà 912 voli programmati per giovedì 24 novembre, che si aggiungono agli almeno 876 annullati mercoledì, creando disagi a un totale di 215mila passeggeri, ha detto l’azienda in un comunicato. La lunga disputa all’interno di Lufthansa si è intensificata quando martedì sera il sindacato tedesco Vereinigung Cockpit è riuscito a far respingere una richiesta di blocco dello sciopero dal tribunale del lavoro di Francoforte e ha poi reagito prolungandone la durata. L’azienda ha definito la decisione «incomprensibile» e ha detto che provocherà «estesi danni» alle sue attività.

Lo scioperò avrà conseguenze sia sulle tratte a corto che a lungo raggio gestite dalla principale compagnia aerea di Lufthansa, di cui sarà eliminato il 40 per cento dei voli normali. Tra i voli cancellati ci sono le tratte “premium” come Pechino-Francoforte e Los Angeles-Monaco, oltre che 10 voli su 12 tra Francoforte e l’aeroporto Heathrow di Londra.

Nonostante Lufthansa abbia detto di essere pronta a riprendere le trattative in qualsiasi momento, ribadendo la proposta di risolvere la controversia rivolgendosi a un arbitrato esterno, Vereinigung Cockpit non è disposta a ricominciare i colloqui senza aver ricevuto prima un’offerta di aumento salariale. L’obiettivo del sindacato è ottenere un aumento del 20 per cento per il periodo compreso tra il 2012 e il 2017, il 3,7 per cento annuo. L’offerta di Lufthansa è stata del 2,5 per cento, lo 0,38 per cento annuo, fino al 2018.

Circa 5.400 piloti di Lufthansa, grossomodo la metà del totale, rientrano nel contratto collettivo del lavoro e sono quindi potenzialmente in sciopero, escludendo quelli del trasporto merci. I voli della divisione svizzera e di quella austriaca di Lufthansa stanno invece svolgendo normale servizio, come anche la compagnia aerea low-cost della società, Eurowings.

Lo sciopero di questi giorni è solo l’ultimo in oltre due anni di controversie all’interno di Lufthansa che hanno riguardato stipendi, condizioni di lavoro e la trasformazione di Eurowings in una compagnia low-cost vera e propria. È stata la decisione di Lufthansa di andare per vie legali, in particolare, a inasprire la situazione: una strategia simile da parte della società, infatti, aveva minato l’ultimo sciopero dei piloti nel 2015, quando l’astensione, legata alle trasformazioni previste per Eurowings, fu giudicata come un tentativo illecito di influenzare le strategie aziendali.

«Lufthansa sta cercando di censurare le richieste del sindacato sugli stipendi», ha detto l’avvocato di Vereinigung Cockpit Martell Rotermundt davanti al tribunale di Francoforte. Thomas Ubber, il legale di Lufthansa, ha risposto che la compagnia aerea non può «inventarsi una nuova offerta dal nulla» e che le richieste del sindacato implicavano una discriminazione salariale a vantaggio dei piloti più anziani. Il giudice Martin Becker ha detto che al tribunale del lavoro «non è permesso giudicare il processo di contrattazione collettiva o valutare se un’istanza salariale è buona o cattiva», e si è espresso a favore del proseguimento dello sciopero. Un successivo appello a un tribunale di grado superiore da parte di Lufthansa è stato rigettato.

La compagnia aerea ha fatto sapere che durante lo sciopero i clienti potranno modificare le prenotazioni gratuitamente. Le attività di Lufthansa subiranno in totale tre giorni di disagi consecutivi, iniziati con uno sciopero dell’equipaggio di cabina di Eurowings indetto dal sindacato Ver.di che martedì aveva portato alla cancellazione di 64 voli negli aeroporti di Düsseldorf e Amburgo.

Tra il 2014 e il 2015 Lufthansa ha dovuto cancellare oltre 16mila voli a causa di scioperi, che hanno provocato 463 milioni di euro di perdite alla società. Alle 14:24 di mercoledì le azioni di Lufthansa a Francoforte avevano guadagnato lo 0,9 per cento, raggiungendo i 12,86 euro: dall’inizio di quest’anno sono scese del 12 per cento complessivamente.

© 2016 – Bloomberg