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  • Mercoledì 21 settembre 2016

Le foto delle proteste di Charlotte, in North Carolina

Dopo l'uccisione di Keith Lamont Scott, un uomo nero di 43 anni, c'è stata una manifestazione contro la polizia, con scontri e feriti

(Sean Rayford/Getty Images)
(Sean Rayford/Getty Images)

Nella notte tra martedì e mercoledì a Charlotte, la più grande città del North Carolina, ci sono state proteste e scontri tra manifestanti neri e poliziotti. Le proteste sono iniziate dopo l’uccisione da parte della polizia di Keith Lamont Scott, un uomo nero di 43 anni. Scott è stato ucciso il 20 settembre: la polizia ha detto che aveva una pistola e che rappresentava una “concreta minaccia”. La famiglia di Scott ha invece fornito una diversa versione. Le persone che hanno protestato per strada erano diverse centinaia e alcune avevano cartelli con riferimenti a Black Lives Matter. La maggior parte delle persone si sono trovate nel quartiere dell’Università di Charlotte, vicino a dove era stato ucciso Scott. In seguito agli scontri la polizia ha usato gas lacrimogeni e almeno 16 poliziotti e un manifestante sono rimasti feriti.

Scott è stato ucciso mentre la polizia era alla ricerca di un altro uomo. Keith Trietley, portavoce della polizia ha detto: «Gli agenti l’hanno visto uscire dall’auto con l’arma in pugno, poi tornare a sedersi nella vettura. Quando si sono avvicinati, l’uomo è di nuovo uscito dalla vettura con la pistola. Rappresentava una concreta minaccia per gli agenti, e uno di loro ha aperto il fuoco». Lamont, trasportato in ospedale, è morto poco dopo. L’agente che ha sparato a Scott si chiama Brentley Vinson, è nero, e per il momento è stato sospeso dal servizio: ha 26 anni ed è in polizia dal 2014.

Jennifer Roberts – il sindaco di Charlotte, una città in cui il 35 per cento dei circa 800mila abitanti sono afroamericani – ha detto che «la comunità merita rispose e ci sarà una piena indagine». La polizia di Charlotte ha detto che grazie alle piccole telecamere indossate da alcuni agenti ci sono le immagini dell’uccisione di Scott, ma che non saranno rese pubbliche fino a quando non saranno terminate le indagini sull’accaduto.