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  • Lunedì 5 settembre 2016

La destra avanza ancora in Germania

Il partito "Alternativa per la Germania" – anti-islam e contro l'immigrazione – ha superato la CDU di Angela Merkel alle elezioni regionali nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore

Sostenitori dell'AfD festeggiano il risultato del loro partito alle elezioni nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore (Daniel Bockwoldt/dpa via AP)
Sostenitori dell'AfD festeggiano il risultato del loro partito alle elezioni nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore (Daniel Bockwoldt/dpa via AP)

Il partito conservatore tedesco di Angela Merkel, l’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), è stato battuto alle elezioni di domenica nel Länder del Meclemburgo-Pomerania Anteriore dal partito di estrema destra ed euroscettico Alternativa per la Germania (AfD). La CDU ha ottenuto il 19 per cento dei voti, il suo peggior risultato nello stato, finendo al terzo posto, superata dall’AfD votata dal 20,8 per cento degli elettori. Il partito che è andato meglio è stato quello Socialdemocratico (SPD), che ha ottenuto il 30,6 per cento perdendo comunque circa 5 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni regionali. Il buon risultato dell’AfD si deve in parte alla sua capacità di convincere chi di solito si astiene ed elettori di partiti di destra più piccoli e meno organizzati.

La Sinistra (Die Linke) ha ottenuto il 13,2 per cento, mentre i Verdi il 4,8 per cento. Il Partito Democratico Libero (FDP) si è fermato al 3 per cento come il Partito Nazionaldemocratico di Germania. L’affluenza è stata del 61 per cento, molto più alta rispetto al 51,5 per cento delle precedenti elezioni.

Secondo i principali osservatori politici tedeschi, il netto calo di consensi per il partito di Merkel si deve alle sue politiche dell’ultimo anno nei confronti degli immigrati. L’AfD ha fatto una campagna elettorale molto dura, indicando nell’Islam e nell’immigrazione in generale il vero problema della Germania, facendo leva sulle preoccupazioni e le incertezze di parte dell’elettorato. Il candidato principale dell’AfD, Leif-Erik Holm, ha detto che il suo partito “sta scrivendo la storia nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore: forse oggi è l’inizio della fine per il cancellierato di Angela Merkel”. Ma è vero anche che, da quando governa la Germania, più volte il partito di Angela Merkel ha avuto difficoltà alle elezioni regionali (e ognuna di queste difficoltà è stata descritta come “l’inizio della fine”) e poi ha vinto senza troppe fatiche le elezioni politiche.

La portata della sconfitta per la CDU è stata amplificata dal fatto che tradizionalmente il seggio parlamentare di Angela Merkel si trova proprio nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Il segretario generale della CDU, Peter Tauber, ha definito molto “amara” la sconfitta legandola alle politiche sull’immigrazione seguite da Merkel e ha promesso di analizzare meglio il risultato, in modo da contrastare con più efficacia “gli slogan semplici e stupidi dell’AfD”. Nel Länder sono stati ospitati finora poco meno di 23mila rifugiati, una parte molto piccola del milione di migranti arrivati nel paese nello scorso anno, ma la popolazione locale ha mostrato una certa insofferenza e preoccupazione verso il multiculturalismo e le politiche di accoglienza.

L’AfD sta sfruttando le preoccupazioni di parte dell’elettorato, che sta abbandonando i partiti più grandi e storici della Germania, per seguire il primo partito di destra che sta riuscendo a radicarsi in Germania dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Il partito si è formato nel 2013 ma ha già ottenuto diversi buoni risultati alle precedenti elezioni regionali. L’AfD non ha comunque raggiunto il 24 per cento ottenuto lo scorso marzo nelle elezioni della Sassonia-Anhalt. Inoltre ha sottratto diversi voti al neonazista Partito Nazionaldemocratico di Germania (NPD), che non ha superato il 5 per cento e non sarà quindi rappresentato nel Parlamento del Meclemburgo-Pomerania Anteriore.

Non ci sono comunque speranze per l’AfD di fare parte del nuovo governo del Länder. L’SPD, che ha vinto le elezioni, cercherà di mantenere la sua coalizione con la CDU, già sperimentata nella legislatura precedente. Il partito di destra potrebbe però sfruttare la recente vittoria per farsi ancora più pubblicità, sfruttando il malcontento intorno alle politiche sull’immigrazione del governo Merkel su base federale. L’AfD oggi è rappresentato in 9 regioni su 16 e secondo i sondaggi potrebbe ottenere buoni risultati anche nelle prossime elezioni, a partire da quelle in programma a Berlino del prossimo 18 settembre.

A livello nazionale l’AfD ha un consenso intorno al 12 per cento, e potrebbe quindi ottenere un risultato rilevante alle elezioni politiche dell’anno prossimo, diventando il primo partito di destra ad entrare nel Parlamento federale tedesco dal secondo dopoguerra.