Cos’è “Zeta”, film sul rap in Italia

È uscito il 28 aprile, è pieno di rapper veri e famosi ma non è un documentario: e sta piacendo abbastanza

(Da "Zeta")
(Da "Zeta")

Zeta, nei cinema dal 28 aprile, è un film italiano sul rap: racconta la storia di Alex, un ragazzo il cui nome d’arte è Zeta, e della sua ascesa nel mondo del rap italiano. Alex parte dalla periferia di Roma, dove tra le altre cose spaccia e lavora in un mercato, e riesce ad affermarsi come rapper ottenendo tutto ciò che ne consegue. Una volta diventato famoso però fa degli errori, si fa consigliare male e lì iniziano i problemi.

Il regista di Zeta è Cosimo Alemà, che è anche autore della sceneggiatura insieme a Riccardo Brun. Alemà ha diretto i film At the End of the Day – Un giorno senza fine e La santa, rispettivamente del 2011 e del 2013, ma è stato soprattutto un regista di video musicali. Tra gli altri ha collaborato con Mina, i Tiromancino, Gianna Nannini, Marco Mengoni, Tiziano Ferro, J-Ax, Fedez e Fabri Fibra. Molti dei più importanti rapper italiani degli ultimi anni tra l’altro hanno un ruolo nel film, per esempio J-Ax, Fedez, Salmo, Clementino, Ensi, Briga, Tormento, Rancore, Shade, Noyz Narcos e Shablo.

Nel suo primo giorno nei cinema italiani, Zeta è stato il terzo film che ha incassato di più e il secondo più visto dietro a Il libro della giungla. È un film musicale – ci sono ovviamente molte canzoni rap – ma è stato anche descritto come un film di riscatto e di formazione. Oltre che al pubblico, il film sta piacendo abbastanza anche ad alcuni critici, che hanno soprattutto apprezzato l’interpretazione di Diego Germini, che ha vent’anni e fa proprio il rapper, più che l’attore. Il suo nome d’arte è IZI.

Parlando di Zeta Alemà ha detto: «Dopo centinaia di clip e due film con poca speranza, volevo fare un film sull’amore, sull’amicizia e sulla musica rap, un fenomeno che è esploso a tantissimi livelli». Nella sua recensione al film MyMovies ha scritto:

Il termine di paragone, più che 8 mile, sono i film di rivalsa a suon di musica dei primi anni Ottanta. In Zeta c’è quello stesso appeal ruspante e grezzo, naif e artigianale di Saranno famosi, Flashdance e Footloose: storie di ragazzi di estrazione popolare che cercano il loro riscatto attraverso il canto, il ballo, la performance.

Tormento – uno dei più famosi rapper italiani degli anni Novanta, diventato famoso con i Sottotono – ha apprezzato la capacità del film di raccontare il rap italiano come un movimento unico e generalmente coeso: «È una bella dimostrazione da parte nostra. C’è voglia di collaborare. Spesso da fuori si vede il rap come un genere di gente che litiga di continuo. Sembriamo tutti scollegati ma in realtà ci conosciamo tutti chi più chi meno da parecchi anni». Un altro rapper, Rancore, ha detto: «Viene fuori il rap italiano che vedi in televisione, ma anche quello che vedi per strada. C’è tutto in questo film». La colonna sonora di Zeta è uscita il 22 aprile e ha anche alcuni brani inediti: “Mic Taser” di Salmo, “Licenza di uccidere” di Baby K e Sante, “L’amore è qua” di Briga, “O posto mio” di Rocco Hunt, “Testa Rotta” di Cor Veleno e alcune canzoni di IZI.