I migliori e i peggiori pesci d’aprile della storia

Il vostro collega simpaticissimo è in buona compagnia, insomma

di Caitlin Dewey – Washington Post

Preparatevi: il primo di aprile, il peggior giorno dell’anno, è arrivato ancora su di noi con il suo solito carico di imbarazzanti gag, articoli fasulli sui giornali, trucchetti banali per farsi pubblicità, scherzi cattivi e se siete davvero fortunati, forse, una vera risata.

Ma probabilmente no.

Come ci siamo infilati in questo casino? Lo abbiamo chiesto ad Alex Boese, curatore del sito Museum of Hoaxes, il museo delle bufale. Lui ha detto che si può dare la colpa agli olandesi (a cui si deve il primo riferimento al pesce d’aprile in uno scritto del 15esimo secolo) o ai francesi (che cambiarono il loro calendario nel 1500 confondendo parecchie persone). O magari si può dare la colpa al Regno Unito, dove sembra che sia stato fatto il primo vero pesce d’aprile, o alla Germania, che ha reso famose le bufale del primo di aprile. E poi certamente ai cari vecchi Stati Uniti d’America, perché chi altro sarebbe divertito dall’idea di cambiare il nome di un monumento nazionale con quello di una catena di fast food?

Boese ci ha fatto fare un giro dei già famosi e influenti pesci d’aprile, quelli davvero di successo e che fanno un po’ ridere.

1698: il lavaggio dei leoni alla Tower of London
Il primo pesce d’aprile di cui si ha notizia è quello di Londra del 1698. Furono distribuiti degli inviti per “vedere i leoni che vengono lavati alla Tower of London”, il vecchio castello di Londra, specialmente a gente che sembrava non conoscere bene la città. Ah ah! E lo scherzo era… niente leoni? No, tecnicamente all’epoca c’erano dei leoni ma non ci fu nessun lavaggio pubblico dei suddetti. Lo scherzo venne poi rifatto del 1800 e in questo caso non c’erano neanche i leoni. Grasse risate vero? Beh, magari dovevate essere lì per trovarlo divertente.

1905: la rapina al ministero del Tesoro statunitense
Il giornale tedesco Berlineer Tageblatt decise che sarebbe stato divertentissimo pubblicare una storia secondo cui tutto l’oro e l’argento del ministero del Tesoro statunitense era stato rubato in una rapina orchestrata da alcuni milionari americani. La bufala si ingigantì quando diversi altri giornali la credettero vera, ripubblicandola senza esitazioni. L’idea di un gruppo di milionari che cercavano di fare una specie di colpo di stato non sembrava così impossibile, spiega Boese: “Causò un po’ di confusione, ma nessuno si fece male al di là di qualche imbarazzo”.

1957: la raccolta degli spaghetti
In un servizio del primo di aprile la BBC presentò ai suoi spettatori la simpatica storia dei contadini svizzeri che celebravano un insolitamente buon raccolto di spaghetti, reso possibile dall’inverno mite e dall’eradicazione di una pianta infestante degli spaghetti. Il servizio mostrava anche un breve filmato di un lavoratore che raccoglieva spaghetti da un albero. Incredibilmente, diverse persone credettero che la storia fosse vera e lo scherzo è considerato ancora il miglior pesce d’aprile di tutti i tempi. «Ha fregato un sacco di persone, quindi ha funzionato, ma senza offendere nessuno», spiega Boese. «Tutti si sono fatti una bella risata senza che nessuno si facesse male: una combinazione difficile da ottenere».

1977: la Repubblica del San Serriffe
Chi non vorrebbe andare in vacanze nelle esotiche isole di Caissa Superiore e Caissa Inferiore (un gioco di parole con “upper” e “lower case”, maiuscolo e minuscolo), a forma di punto e virgola, nella Repubblica di San Serriffe? Questo arcipelago inventato, della cui esistenza raccontava un inserto di 7 pagine del Guardian, era pieno di divertenti giochi di parole e fece vendere molte copie, convincendo per la prima volta gli inserzionisti che si potevano guadagnare dei soldi con i pesci d’aprile.

sanseriffe

1984: la resurrezione del mammut
Circa 10 anni prima di Jurassic Park, l’idea di riportare in vita animali estinti era così assurda che se ne poteva parlare solo per scherzo. Questo almeno era quello che pensava chi scrisse un articolo della MIT Technology Review su uno scienziato russo che stava cercando di far nascere un nuovo mammut. Lo scherzo tuttavia fu ripreso dall’ignaro Chicago Tribune e poi da altri giornali ancora, prima che diventasse chiaro che si trattava di uno scherzo (adesso gli scienziati stanno davvero parlando di riportare in vita animali estinti).

1992: Nixon si ricandida!
Vi ricordate quella volta in cui l’ex presidente Richard Nixon diede alla radio NPR lo scoop su una sua nuova candidatura a presidente? “Non ho mai fatto nulla di sbagliato e quindi non lo rifarei più”, disse alla radio Nixon, che però era stato imitato da un comico. Considerando il livello medio di follia della politica americana, possiamo perdonare gli ascoltatori che credettero vera la storia e chiamarono la radio inorriditi. «All’inizio magari la gente non la prese benissimo, ma è diventato un classico tra gli scherzi», ha spiegato Boese.

1996: la Taco Liberty Bell
Con una pubblicità a tutta pagina pubblicata su diversi giornali, la catena di fast food Taco Bell disse di aver comprato la Liberty Bell, un famoso monumento legato alla guerra di indipendenza americana, e di averla rinominata Taco Liberty Bell. I cittadini di Philadelphia, dove si trova la campana, persero la testa e cominciarono a chiedere conferma ai dipendenti del parco nazionale dove si trova il monumento. Taco Bell lo chiamò “il miglior scherzo del giorno”: di questo possiamo discutere, ma come dice Boese, lo scherzo ha fatto storia e ha cambiato il modo in cui le grandi aziende provano a scherzare e farsi pubblicità con i pesci d’aprile.

1998: l’incidente d’auto del sindaco di Boston
Il buon senso dice che probabilmente non è una buona idea annunciare la morte del sindaco di una grande città con un comunicato dal tono serio e poi aspettarsi che la gente si pieghi dal ridere. Ma i presentatori radio di Boston Gregg Hughes e Anthony Cumia provarono comunque a fare lo scherzo, dicendo che il sindaco della città Thomas M. Mennino era morto in un incidente d’auto. Non era vero ma molte persone, inclusi alcuni familiari del sindaco, lo pensarono e fecero diventare lo scherzo il simbolo “delle cose da non fare” il primo di aprile. I due furono licenziati.

2000: Romania, fai sul serio?
Qual è il modo migliore di festeggiare il primo di aprile se sei l’edizione rumena di Playboy? La risposta è: pubblica una guida dettagliata che si intitola “come picchiare tua moglie senza lasciare segni sul suo corpo”. Colpiscila “duramente e con regolarità” diceva l’articolo, aggiungendo: “noterai che a volte la moglie vorrà essere picchiata ancora”. Tra quelli che non la presero benissimo: le donne, le persone che rispettano le donne e i capi di Playboy, che dovettero affrettarsi a diffondere delle scuse, di cui parlò anche il New York Times (quello stesso anno un giornale rumeno scrisse che i carcerati di una certa prigione sarebbero stati tutti rilasciati: decine di famiglie in festa andarono davanti al carcere, per scoprire che era tutto un terribile scherzo).

2004: il chihuahua morto
Forse vi ricordate la scena “divertentissima” del film National Lampoon’s Vacation in cui Chevy Chase uccide per sbaglio il cane di famiglia dopo esserselo dimenticato attaccato al paraurti dell’auto. EHM. In Florida un uomo chiamato Paul Goobie pensò che la scena fosse così divertente che decise di fare uno scherzo a un suo collega, legando un chihuahua morto trovato in strada alla sua auto. Lo scherzo non fu capito dal poliziotto che fermò il collega di Goobie e lo denunciò.

@ Washington Post 2016