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  • Lunedì 21 marzo 2016

La frase di Fidel Castro su Obama e il papa è falsa

Sta circolando di nuovo quella specie di profezia sui rapporti tra Stati Uniti e Cuba, ma è una specie di leggenda metropolitana

(YURI CORTEZ/AFP/Getty Images)
(YURI CORTEZ/AFP/Getty Images)

Nelle ultime ore, parallelamente alla storica visita di Barack Obama a Cuba, sta tornando a circolare online anche in Italia uno dei molti aneddoti che riguardano l’ex storico presidente cubano Fidel Castro. Secondo questo aneddoto, nel 1973 Fidel Castro avrebbe previsto che gli Stati Uniti avrebbero ripreso ad avere relazioni con Cuba nel momento in cui avessero avuto un presidente nero e il Papa in carica fosse stato latinoamericano. Già in passato diversi giornalisti ed esperti hanno spiegato che molto probabilmente Fidel Castro non ha mai detto quella frase, e nel 2014 l’Havana Times – un quotidiano online indipendente che si occupa di Cuba – aveva scritto che l’aneddoto è in realtà «una battuta che gira molto sull’isola», probabilmente in seguito all’annuncio che Stati Uniti avrebbero ripreso i rapporti diplomatici con Cuba, avvenuto proprio in quei giorni.

La maggior parte dei giornali che ne hanno scritto – fra cui bizzarramente anche un giornale cubano – lo hanno fatto in base a un reportage pubblicato nel marzo del 2015 sul quotidiano argentino El Diario dallo scrittore argentino Pedro Jorge Solans, incentrato su un suo recente viaggio a Cuba. Nell’articolo Solans racconta una versione molto dettagliata dell’aneddoto, attribuendola a un tassista di nome Eduardo de la Torre che a suo dire nel 1973 viveva e studiava all’Havana. Solans riassume così l’aneddoto, includendo persino la presunta dichiarazione di Fidel Castro fra virgolette.

Nel 1973, poco dopo essere tornato da un viaggio in Vietnam, Fidel Castro si stava sottoponendo a una delle tante conferenze stampa coi giornalisti esteri del suo mandato. La Guerra Fredda era molto fredda, e il giornalista Bryan Davis di un’agenzia inglese gli chiese: «Quando ritiene che potranno riprendere le relazioni fra Cuba e Stati Uniti, due paesi così distanti nonostante la vicinanza geografica?». Fidel Castro lo guardò e disse a tutti quelli che erano presenti in sala: «Gli Stati Uniti verranno a parlarci quando avranno un presidente nero e nel mondo ci sarà un Papa latinoamericano».

Solans racconta anche che secondo il racconto di de la Torre alcuni giornalisti presero in maniera divertita la risposta di Castro. Successivamente il racconto di Solans è stato smontato da molti: su tutti da Nelson P. Valdes, un professore di sociologia che insegna all’università del New Mexico ad Albuquerque, negli Stati Uniti. Valdes spiega che diversi punti della storia non quadrano: Solans non dà riferimenti temporali alla sua storia, non precisa chi era questo Byran Davis e per quale giornale lavorasse. Castro, inoltre, andò effettivamente in Vietnam nel settembre del 1973, ma non risulta che tenne una conferenza stampa dopo il suo ritorno: cosa molto strana, dato che Cuba possiede vari archivi di interviste e conferenze stampa di Castro. E sembra parecchio strano che un tassista cubano si ricordi esattamente di un discorso così poco noto di Fidel Castro, avvenuto 42 anni prima.

14ymedio, un sito di news cubano di opposizione fondato dalla nota blogger Yoani Sánchez, ha scritto invece che l’aneddoto è una “leggenda metropolitana” che potrebbe essere legata a un’intervista che Fidel Castro diede alla ABC nel 1977, nella quale parlava della possibilità che le relazioni fra Stati Uniti e Cuba si potessero normalizzare (nella quale però non citò mai né il Papa né un ipotetico presidente americano nero).