Le cerimonie degli Oscar sono piene di momenti che si fanno notare e, in certi casi, ricordare per anni. Nella maggior parte dei casi il merito è di discorsi particolarmente efficaci, magari dopo Oscar molto attesi. Gli Oscar vengono assegnati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che è stata fondata nel 1927 con lo scopo di sostenere e promuovere il cinema statunitense: la prima cerimonia si tenne nel 1929 e l’unico anno in cui non furono assegnati gli Oscar è stato il 1933. Negli anni sono stati assegnati più di tremila Oscar. Ci siamo limitati a scegliere 18 momenti: dal famoso selfie del 2014 al più vecchio: la prima diretta televisiva degli Oscar, nel 1953.
Quel selfie, nel 2014
A un certo punto la conduttrice Ellen DeGeneres propose di scattare un selfie agli ospiti in platea: la foto, nella quale appaiono tra gli altri Meryl Streep, Bradley Cooper, Brad Pitt, Jared Leto, Jennifer Lawrence, Julia Roberts, Kevin Spacey, Lupita Nyong’o e Angelina Jolie, diventò nel giro di un’ora il tweet più ritwittato di sempre. Nella foto c’è solo una persona che non è un attore noto in tutto il mondo, e anzi proprio non è un attore: è Peter Nyong’o, fratello dell’attrice keniana 31enne Lupita Nyong’o, che quella sera vinse il premio come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo in “12 anni schiavo”
Jennifer Lawrence, ovviamente, nel 2013
Vinse l’Oscar come Miglior attrice per il film Il lato positivo – Silver Linings Playbook. Prima ancora di prendere in mano l’Oscar, cadde su una scala.
L’Oscar postumo a Heath Ledger, nel 2009
Il 22 gennaio 2008 Ledger morì per un avvelenamento causato dagli effetti combinati di alcuni farmaci che stava prendendo dietro prescrizione medica. Ledger aveva 28 anni ed era considerato uno degli attori più promettenti della sua generazione. Nel 2009 Ledger vinse un Oscar postumo come Miglior attore non protagonista, grazie al suo Joker nel Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. I nominati erano Josh Brolin, Robert Downey Jr., Michael Shannon e Philip Seymour Hoffman, morto il 2 febbraio 2014. L’Oscar per Ledger lo ritirarono suo padre, sua madre e sua sorella, durante una standing ovation del pubblico.
Francis Ford Coppola, George Lucas e Steven Spielberg che premiano Martin Scorsese, nel 2007
Prima di DiCaprio-che-non-vince-l’Oscar, c’era un altro tormentone: Scorsese-che-non-vince-l’Oscar. Lo vinse finalmente nel 2007 col film The Departed – Il bene e il male, dopo che era stato vanamente nominato per la regia di Toro scatenato, L’ultima tentazione di Cristo, Quei bravi ragazzi, Gangs of New York e The Aviator. L’Oscar glielo consegnarono Steven Spielberg, Francis Ford Coppola e George Lucas: e i tre scherzarono sul fatto che Lucas non aveva mai vinto l’Oscar. Scorsese salì sul palco, ringrazio e disse: «Potete controllare ancora una volta la busta?».
Halle Berry che piange, nel 2002
Vinse l’Oscar per la Miglior attrice protagonista grazie al film Monster’s Ball – L’ombra della vita. Era la prima volta che un’attrice nera veniva premiata come Miglior attrice protagonista. Ringraziando e piangendo, Berry parlò anche di questo.
Sophia Loren e “Roberto!”, nel 1999
Quell’anno Benigni vinse l’Oscar come Miglior attore protagonista e La vita è bella vinse come Miglior film straniero: questo secondo premio lo annunciò con gran trasporto Sophia Loren e Benigni salì sulle poltrone, strinse mani a un po’ di gente famosa, saltellò sui gradini del palco, abbracciò Loren e fece un gran bel discorso di ringraziamento citando, tra le altre cose, Dante: «Love who moves the sun and other stars». Dedicò il premio a sua moglie, Nicoletta Braschi. E mentre stava facendo la dedica la regia inquadrò invece Uma Thurman, che apprezzò molto.
Robin Williams, nel 1998
Vinse come Miglior attore non protagonista in Will Hunting – Genio ribelle. «Potrebbe essere la prima volta che sono senza parole», disse. Ma poi le trovò, le parole.
Cuba Gooding Jr., nel 1997
Vinse come Miglior attore non protagonista in Jerry Maguire. Fece un divertente e bellissimo discorso. Superò il tempo limite consentito (e partì una musichetta per “fermarlo”). Non si fermò, alzò la voce, saltò e disse che amava un po’ tutto. Guardatelo: ne vale la pena.
Sophia Loren (di nuovo), Marcello Mastroianni e Federico Fellini, nel 1993
Fellini vinse un Oscar alla carriera, dopo che dagli anni Cinquanta agli anni Settanta aveva vinto quattro Oscar per il Miglior film straniero. Il suo è un discorso che vale la pena ascoltare.
Jack Palance che fa le flessioni, nel 1992
Jack Palance, nato nel 1919, vinse il suo primo Oscar come Miglior attore non protagonista per Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche. Fece le flessioni, sul palco.
Joe Pesci che vince l’Oscar, nel 1991
Vinse come Miglior attore non protagonista per il film Quei bravi ragazzi. Salì sul palco, disse «È un onore, grazie» e se ne andò. Così.
Sally Field, nel 1985
Vinse per il film Le stagioni del cuore e si rese conto sul palco che se aveva vinto era perché al pubblico (e quindi a parte di quelli che avevano votato per darle quell’Oscar) la sua interpretazione era piaciuta molto. «You really like me», disse. E la frase è diventata piuttosto famosa.
Ingrid Bergman, nel 1975
Vinse come Miglior attrice non protagonista per il film Assassinio sull’Orient Express, ma fece i complimenti all’attrice italiana Valentina Cortese per come aveva recitato in Effetto notte di François Truffaut.
Tatum O’Neal, nel 1974
È l’attrice più giovane ad aver vinto un Oscar: aveva 10 anni quando vinse per Paper Moon – Luna di carta.
Sacheen Littlefeather che non ritira l’Oscar di Marlon Brando, nel 1973
Quell’anno Brando vinse l’Oscar come Miglior attore per Il Padrino. Si rifiutò di ritirarlo e, anzi, chiese a una ragazza Apache di andare sul palco al posto suo e fare un discorso sul “cattivo trattamento dei nativi americani nel settore della cinematografia”. Si scoprì poi che la ragazza Apache era in realtà un’attrice di origini messicane.
L’Honorary Award a Charlie Chaplin, nel 1972
Il discorso di ringraziamento più breve, nel 1963
La prima volta degli Oscar in tv, nel 1953