La risposta di Grasso a Giovanardi: «Le sue offese sono una medaglia»

«Le sue offese sono una medaglia»: l'ha detto il presidente del Senato a Giovanardi che gli contestava di non aver concesso il voto sergeto sulla mozione di "non passaggio al voto" della Cirinnà

Pietro Grasso (Fabio Cimaglia / LaPresse)
Pietro Grasso (Fabio Cimaglia / LaPresse)

Durante la discussione sulla legge Cirinnà al Senato di mercoledì 10 febbraio, il presidente Pietro Grasso ha deciso di non concedere il voto segreto sulla richiesta di “non passaggio al voto” della legge stessa. Si trattava della cosiddetta “questione incidentale” prevista dall’articolo 96 del Senato, che avrebbe fatto saltare il ddl facendolo tornare in commissione. Avevano richiesto di far ricorso alla questione incidentale i senatori di centrodestra Gaetano Quagliarello, Roberto Calderoli e Lucio Malan, tra gli altri, e altri 70 senatori avevano fatto richiesta di voto segreto. Grasso ha deciso invece per il voto palese della mozione e il Senato, con 195 voti contrari, non l’ha approvata.

Il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà (GAL) Carlo Giovanardi aveva contestato in aula la decisione del presidente Grasso dicendogli:

«Ma quando faceva il magistrato faceva così? Il compito della presidenza non è di tutelare una maggioranza. Lei fa il servo sciocco della maggioranza e non tutela la minoranza».

Grasso ha risposto:

«Senatore Giovanardi, le sue offese sono una medaglia. Grazie»