A Taiwan si cercano ancora sopravvissuti
Nella città sud-occidentale di Tainan, dove è crollato un complesso residenziale in seguito al terremoto, ci sono ancora più di cento dispersi: le foto
A due giorni dal terremoto di magnitudo 6.4 a Taiwan, che ha causato la morte di almeno 37 persone, i soccorritori sono riusciti a recuperare altre due persone vive dalle macerie di un condominio crollato a Tainan, città che si trova sulla costa sud-occidentale dell’isola. La notizia è stata diffusa dai media locali: i soccorritori hanno prima trovato una donna, nei pressi dei corpi del marito e del figlio di due anni, e in seguito un uomo che si trovava poco distante. Secondo i responsabili dei soccorsi almeno 100 persone sono ancora disperse e potrebbero trovarsi tra le macerie dell’edificio, ma più passa il tempo più si riducono le speranze di trovarle vive.
L’edificio crollato era il Dragone d’oro (“Weiguan Jonglong”), un complesso di appartamenti piuttosto grande e che ospitava al suo interno diverse centinaia di persone. In seguito al terremoto che si è verificato intorno alle 4 del mattino di sabato (le 21 di venerdì in Italia), il condominio si è prima inclinato e poi è crollato. Nelle ore seguenti i soccorritori hanno lavorato per recuperare il maggior numero di persone possibili: le autorità locali dicono che finora sono state portate in salvo 310 persone, e che un centinaio di queste sono state portate in ospedale con ferite di vario tipo o per accertamenti.
William Lai, il sindaco di Tainan, ha detto che stando ai primi dati raccolti il condominio era stato realizzato senza rispettare alcuni requisiti di legge, ma non ha fornito molti altri dettagli in merito. La magistratura ha avviato un’inchiesta per valutare eventuali responsabilità, considerato che il Dragone d’oro è stato uno dei pochi edifici a subire danni in seguito al terremoto.