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  • Martedì 26 gennaio 2016

L’Alessandria in semifinale di Coppa Italia

Da più di trent'anni una squadra di terza divisione non riusciva ad arrivare così avanti, ma nella partita di andata ha vinto il Milan

(ANSA/LUCA ZENNARO)
(ANSA/LUCA ZENNARO)

Aggiornamento delle 23.40 – Il Milan ha vinto contro l’Alessandria per 1 a 0 grazie a un rigore di Balotelli al 43′ del primo tempo causato da un fallo di Morero su Antonelli. La qualificazione in finale si deciderà comunque nella partita di ritorno.

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Stasera la squadra di calcio di Alessandria giocherà la partita di andata della semifinale di Coppa Italia contro il Milan. L’Alessandria ha fatto richiesta alla Lega Calcio di poter disputare la partita allo stadio Olimpico di Torino perché l’impianto in cui gioca normalmente – lo stadio comunale “Giuseppe Moccagatta” – è troppo piccolo per ospitare una partita così importante: l’Alessandria infatti disputa il campionato di Lega Pro, è considerata una piccola squadra di provincia e non gioca un campionato di Serie B dal 1975. È arrivata in semifinale di Coppa Italia eliminando in ordine Altovicentino, Pro Vercelli, Juve Stabia, Palermo, Genoa e Spezia. Nel Girone A di Lega Pro si trova al momento in seconda posizione.

Nonostante sia ora una piccola società, l’Alessandria ha disputato una decina di campionati di Serie A tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta e ha introdotto nel calcio Gianni Rivera. Dal 2013 la società è di proprietà di Luca Di Masi, imprenditore piemontese. Durante il suo primo anno in carica l’Alessandria è riuscita a ottenere la promozione nel campionato di Lega Pro. Di Masi ha spesso dichiarato che la sua priorità e quella della dirigenza è rendere l’Alessandria una società efficiente ed economicamente solida.

Era dal Bari nella stagione 1983/84 che una squadra della vecchia Serie C non raggiungeva una semifinale di Coppa Italia. L’Alessandria non è arrivata fin qui per caso o per fortuna: ha meritato il risultato in ogni turno, anche contro le due squadre di Serie A che è riuscita a eliminare. La squadra è allenata da Angelo Gregucci, ex calciatore che negli ultimi anni ha allenato Atalanta, Sassuolo e Salernitana, ed è stato assistente di Roberto Mancini al Manchester City. Gregucci è stato ingaggiato dall’Alessandria dopo la quarta giornata di campionato. Fino a quel momento la squadra aveva ottenuto solo una vittoria in quattro partite: con Gregucci in panchina sono arrivate nove vittorie in quindici giornate e solo due sconfitte.

Come ha scritto Federico Aquè in un lungo articolo pubblicato dal sito l’Ultimo Uomo, gran parte del merito delle prestazioni della squadra in questa stagione va data a Gregucci, “che è riuscito a trasmettere alla squadra un’organizzazione di gioco che ha mascherato la differenza rispetto alle avversarie di categoria superiore”. Dopo aver eliminato una squadra di Serie D e due di Lega Pro, a dicembre l’Alessandria ha eliminato il Palermo, squadra di Serie A che in quel momento non godeva di un buon periodo di forma. L’Alessandria ha giocato alla pari per tutti i novanta minuti, nonostante giocasse fuori casa, favorita dall’espulsione nel primo tempo del trequartista del Palermo Franco Vazquez. La partita è terminata 2-3.

Nel turno successivo, giocato sempre a dicembre, è arrivata un’altra vittoria inaspettata contro un’altra squadra di Serie A, il Genoa. Nella partita – anche quella giocata in trasferta, a Marassi –l’Alessandria ha faticato decisamente di più rispetto all’incontro con il Palermo: Manuel Marras, probabilmente il giocatore più temibile dell’Alessandria, aveva portato in vantaggio la propria squadra nel primo tempo; il Genoa era riuscito a pareggiare solamente nei minuti di recupero del tempo regolamentare dopo aver sprecato numerose occasioni. L’Alessandria è riuscita a ottenere il passaggio del turno grazie ad un gol dell’attaccante Riccardo Bocalon nel secondo tempo supplementare.

Nei quarti di finale l’Alessandria ha eliminato lo Spezia, l’altra sorpresa del torneo, che nel turno precedente aveva eliminato la Roma ai calci di rigore. Anche contro lo Spezia, Bocalon è risultato decisivo: nonostante sia entrato in campo negli ultimi venti minuti, è riuscito a segnare i due gol che hanno permesso all’Alessandria di pareggiare e poi vincere la partita. Oltre a Marras e Bocalon, alle prestazioni dei giocatori di riserva e oltre all’ottima organizzazione di gioco di tutta la squadra, altri due giocatori fin qui decisivi sono stati il portiere Gianmarco Vannucchi e il terzino destro croato Vedran Celjak.

Per la partita di stasera sono stati venduti finora più di 17 mila biglietti. L’allenatore Angelo Gregucci, pur sapendo che la difficoltà di questa partita è ben maggiore delle altre disputate, ha detto: “L’entusiasmo è tanto, le aspettative non so. C’è voglia di partecipare all’evento, sono stati venduti tantissimi biglietti come neanche ai tempi della Serie A negli anni Cinquanta. Sarà importante avere un comportamento corretto, all’altezza di una situazione del genere”.