Le stampanti di Epson con l’inchiostro che dura anni

Il Wall Street Journal ha recensito le nuove stampanti che risolvono il problema delle cartucce (ma che non sono convenienti per tutti)

Nell’ottobre del 2014 Epson, uno dei più grandi produttori di stampanti del mondo insieme a Hewlett-Packard, Canon e Brother, ha messo in vendita una nuova serie di stampanti per uso domestico che se usate in modo “normale” non hanno bisogno di nuovo inchiostro per almeno due anni. Le stampanti della nuova linea, che si chiama EcoTank, non hanno le cartucce di inchiostro usa e getta comuni su molte stampanti, ma dei piccoli serbatoi che vanno riempiti di inchiostro quando occorre: le dimensioni dei serbatoi, tuttavia, fanno sì che si svuotino molto lentamente. Il Wall Street Journal ne ha pubblicato ieri una lunga recensione, spiegandone pregi e difetti.

Il punto di forza delle nuove stampanti EcoTank, spiega il Wall Street Journal, è naturalmente il fatto che l’inchiostro dura così tanto che ci si dimentica di doversene occupare ed è quindi molto raro che si resti senza inchiostro a metà di una stampa. Con le EcoTank si possono stampare 35 pagine in bianco e nero e 60 a colori ogni settimana per due anni, prima di finire l’inchiostro. Terminato l’inchiostro bisogna comprare dei nuovi flaconi per riempire nuovamente i serbatoi. I flaconi, da 70 ml, costano circa 10 euro l’uno se si comprano direttamente da Epson. Wilson Rothman, del Wall Street Journal, dice tra le altre cose che per chi è abituato a maneggiare le cartucce della stampante, versare un intero flacone nei serbatoi delle EcoTank è anche una cosa piuttosto piacevole. Visto che le testine di stampa prodotte da Epson per le sue stampanti sono meccaniche e non termiche, non c’è rischio che si rovinino e debbano essere sostituite prima che l’inchiostro finisca.

Il problema delle EcoTank è che l’inchiostro che viene usato non è a pigmenti ma dye based: il primo, comune in tutte le stampanti tradizionali, una volta asciutto è resistente all’acqua; il secondo se bagnato si scioglie. Se toccate un foglio stampato con la EcoTank con le dita umide, quindi, è possibile che l’inchiostro si “slavi”. Il secondo punto debole delle EcoTank è il prezzo: costano parecchio di più delle stampanti normali e anche di quelle della serie XP di Epson. Se non è infrequente trovare delle stampanti per uso domestico in vendita a meno di 100 euro, la più economica delle Ecotank costa 200 euro, con i modelli più sofisticati che costano rispettivamente 250 e 350 euro.

Avere una stampante con dei costi così alti potrebbe voler dire, secondo il Wall Street Journal, tenerla molto più a lungo: se ora è relativamente comune gettare via una stampante quando comincia a presentare qualche malfunzionamento, dopo aver speso magari 300 euro per comprarla sarà forse più conveniente provare a ripararla. Epson però non ha un suo specifico programma di riparazione e una volta scaduta la garanzia del prodotto bisogna affidarsi a riparatori terzi.

Ma quindi conviene la EcoTank? Secondo Wilson Rothman, dipende. Se siete di quelli che comprano le cartucce originali per la stampante allora sì: ipotizzando un consumo di inchiostro medio-alto e il prezzo di acquisto della stampante, in due anni con EcoTank si spende circa la metà che con una stampante normale. Se però siete abituati a comprare le cartucce ricaricabili non originali, che sono ormai molto diffuse anche in Italia, è ancora molto conveniente dal punto di vista economico una stampante tradizionale. Non avendo cartucce, la EcoTank ha anche un minore impatto ambientale.