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  • Giovedì 7 maggio 2015

La fotografia dell’incendio dietro a una partita di college football

È molto famosa, fu scattata quasi 50 anni fa in una cittadina del Massachusetts: il New York Times ha ricostruito la sua storia

Spectators divide their attention as the Mount Hermon, Mass. High School football team hosts Deerfield Academy during a structure fire in the Mount Hermon science building Nov. 24, 1965. The science building was destroyed, and Mount Hermon lost the football game, ending a two-year-long winning streak. (AP Photo)
Spectators divide their attention as the Mount Hermon, Mass. High School football team hosts Deerfield Academy during a structure fire in the Mount Hermon science building Nov. 24, 1965. The science building was destroyed, and Mount Hermon lost the football game, ending a two-year-long winning streak. (AP Photo)

Quasi 50 anni fa a Northfield, una cittadina della contea di Frankin, nel Massachusetts, fu scattata una fotografia molto famosa durante una partita di college football. Era il 20 novembre del 1965 e si stava giocando la gara tra la squadra di Mount Hermon e quella della Deerfield Academy, due istituti del Massachusetts. A un certo punto si sviluppò un incendio in un edificio vicino al campo da gioco: intervenirono i pompieri con dei getti d’acqua, ma la partita andò avanti nell’apparente indifferenza di giocatori e pubblico. Alla scena assistette anche Robert van Fleet, un giornalista che si trovava lì per vedere giocare suo figlio James, che studiava al college di Mount Hermon: fu van Fleet a scattare la fotografia.

Giocare a football, con un incendio alle spalle

Robert Van Fleet scattò quel giorno circa venti fotografie, una delle quali vinse il premio assegnato da Associated Press per la miglior fotografia di sport del 1965. La foto fu pubblicata anche su Life, sul New York Times e su alcuni dei più importanti giornali del mondo. A stupire furono l’indifferenza e l’assenza di preoccupazione che pubblico e giocatori sembrarono mostrare di fronte all’incendio.

In un recente articolo, il New York Times ha provato a capire come mai i presenti ebbero quella reazione. La partita, ha scritto il New York Times, era molto importante: era l’ultima della stagione e la rivalità tra le due squadre era forte, paragonabile a quella tra le università di Yale e Harvard. Non furono però i giocatori o i loro allenatori a decidere di non interrompere la partita: lo decisero i pompieri. Lo spiega Steve Webster, che oggi ha 76 anni e al tempo era un giovane professore di scienze: «i pompieri volevano che tutti restassero al loro posto, piuttosto che allontanarsi rischiando di creare confusione». I giocatori, ha raccontato James Van Fleet, il figlio del fotografo, si fermarono alle prime fiamme, ma gli venne detto di «far finta di niente e continuare a giocare». E loro così fecero, nonostante la preoccupazione per l’incendio e la fatica nel respirare.

La partita fu vinta dalla squadra ospite, quella della Deerfield Academy, e l’edificio – usato dalla facoltà di Scienze del college – andò distrutto. La fotografia diventò famosa e nessuno tra pompieri, spettatori e giocatori restò ferito. Anche perché, in realtà, la distanza tra edificio e campo da gioco era significativa: di 100 metri circa, e non di pochi metri come sembra mostrare la fotografia.