Anthony Quinn era nato un secolo fa

Studiava architettura con Frank Lloyd Wright, il quale gli disse "meglio se fai l'attore"

Anthony Quinn in una fotografia scattata a Parigi nel 1973 (AFP/AFP/Getty Images)
Anthony Quinn in una fotografia scattata a Parigi nel 1973 (AFP/AFP/Getty Images)

Tra quando nacque, esattamente cento anni fa, e quando divenne famosissimo come attore hollywoodiano, ad Anthony Quinn ne erano già successe parecchie: era nato in Messico da una madre messicana e un padre irlandese, era cresciuto tra il Texas e Los Angeles dove suo padre aveva fatto il cameraman, aveva fatto il pugile e aveva studiato architettura con Frank Lloyd Wright, nientemeno. Il quale gli consigliò di accettare un lavoro da attore.

Cominciò col cinema a vent’anni ma solo dai quaranta in poi diventò famosissimo come interprete di una serie di ruoli che ci si chiede se sarebbero potuti esistere senza di lui: alto, robusto, volto epico, da dopoViva Zapata! (con cui vinse un Oscar: il secondo lo prese nel 1956 per Brama di Vivere) ebbe anche un rapporto intensissimo col cinema italiano che in quegli anni Cinquanta era molto al centro del mondo. Tra gli altri, fu un celeberrimo Zampanò nella Strada di Federico Fellini. Per due decenni fece moltissimi film ogni anno, tra cui I cannoni di Navarone, Lawrence D’Arabia, Zorba il greco.
Ancora negli anni Ottanta fu tra i protagonisti di film diversamente memorabili: Il leone del deserto, Revenge con Kevin Costner, Jungle Fever di Spike Lee.

Anthony Quinn morì a Boston nel 2001, a 86 anni.