La volta che Obama fu scambiato per un maggiordomo

«Non c'è nessun uomo nero della mia età, anche di successo, a cui non sia accaduto di uscire da un ristorante ed essere scambiato per un maggiordomo»

Nobel peace prize laureate, US President Barack Obama poses before the Nobel Banquet in Oslo on December 10, 2009. US President Barack Obama landed in Norway today to accept his Nobel Peace Prize. US President Barack Obama today accepted the Nobel Peace Prize, uncomfortably acknowledging his role as a leader at war while insisting that conflict can be morally justified. AFP PHOTO/DANIEL SANNUM LAUTEN (Photo credit should read SANNUM-LAUTEN/AFP/Getty Images)
Nobel peace prize laureate, US President Barack Obama poses before the Nobel Banquet in Oslo on December 10, 2009. US President Barack Obama landed in Norway today to accept his Nobel Peace Prize. US President Barack Obama today accepted the Nobel Peace Prize, uncomfortably acknowledging his role as a leader at war while insisting that conflict can be morally justified. AFP PHOTO/DANIEL SANNUM LAUTEN (Photo credit should read SANNUM-LAUTEN/AFP/Getty Images)

Mercoledì 17 dicembre il sito della rivista People ha pubblicato un’anteprima di un’intervista a Barack e Michelle Obama che uscirà integralmente sul nuovo numero, in uscita venerdì 19 dicembre. Nell’intervista, titolata «Gli Obama: come ci siamo comportati di fronte al razzismo», il presidente statunitense Barack Obama ha detto:

«Non c’è nessun uomo nero della mia età, anche di successo, a cui non sia accaduto di uscire da un ristorante ed essere scambiato per un maggiordomo»

Obama usa in realtà la parola “valet”, che non significa esattamente maggiordomo: è quella persona elegantemente vestita che attende fuori dai ristoranti di lusso e parcheggia le macchine dei clienti. Obama ha detto che una cosa del genere è successa anche a lui. Michelle ha raccontato che un’altra volta il marito è stato scambiato per un cameriere: «era vestito con uno smoking elegante e uno gli ha chiesto di portargli un caffè». Secondo Obama, comunque, queste esperienze non hanno niente a che fare con quelle subite dalle generazioni di oggi: «Una cosa è per me essere scambiato per un cameriere a una festa, un’altra cosa è per mio figlio essere preso per un ladro ed essere ammanettato, o peggio, se si trova a camminare per la strada vestito come vanno in giro i giovani oggi».