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  • Venerdì 11 luglio 2014

Ray Whelan è scappato

Il capo della società accusata di rivendere per la FIFA biglietti delle partite a prezzo maggiorato è in fuga, la polizia brasiliana vuole arrestarlo

Pedestrians cross a street in front of the Copacabana Palace where Ray Whelan, of MATCH Services, is staying, in Rio de Janeiro, Brazil, Tuesday, July 8, 2014. The World Cup corporate hospitality executive was arrested at the Copacabana Palace Monday, the hotel used by FIFA officials during the World Cup. Whelan, who is suspected of involvement with a ticket-scalping ring, was released from prison early Tuesday. (AP Photo/Leo Correa)
Pedestrians cross a street in front of the Copacabana Palace where Ray Whelan, of MATCH Services, is staying, in Rio de Janeiro, Brazil, Tuesday, July 8, 2014. The World Cup corporate hospitality executive was arrested at the Copacabana Palace Monday, the hotel used by FIFA officials during the World Cup. Whelan, who is suspected of involvement with a ticket-scalping ring, was released from prison early Tuesday. (AP Photo/Leo Correa)

Giovedì 10 luglio Ray Whelan – il capo della società svizzera Match Hospitality, accusata di aver rivenduto per conto della FIFA biglietti delle partite degli ultimi quattro Mondiali a prezzo maggiorato – è scappato dall’albergo “Copacabana Palace” di Rio de Janeiro, in cui si trovava dopo esser stato rilasciato – per insufficienza di prove, ma con divieto di espatrio – in seguito a un primo arresto, avvenuto lunedì scorso. Il Copacabana Palace è un albergo molto lussuoso in una zona centrale di Rio, e ci alloggiano altri importanti dirigenti e delegati della FIFA. La polizia brasiliana ha fatto sapere che Whelan, come risulta dai filmati registrati da alcune telecamere a circuito chiuso, è scappato da una porta di servizio un’ora prima che gli agenti arrivassero ad arrestarlo di nuovo: ora è considerato un fuggitivo. Lui e altre persone coinvolte nell’inchiesta sono accusate di riciclaggio di denaro, associazione a delinquere, corruzione, vendita di biglietti non autorizzata ed evasione fiscale.

Fabio Barucke, uno degli investigatori che stanno conducendo le indagini, ha detto che l’inchiesta potrebbe allargarsi e coinvolgere altri speculatori che lavorano nel mondo del calcio, e ha riferito che fin dall’inizio di questa edizione del Mondiale Whelan ha avuto contatti con con un noto bagarino che lavora in Algeria, Lamine Fofana, pur sapendo che Fofana avrebbe immesso i biglietti delle partite sul mercato illegale. Alcuni dirigenti di Match Hospitality continuano a negare che Whelan abbia fatto qualcosa di illecito, ritengono infondate le accuse contro di lui e “arbitrario e illegittimo” il suo arresto di lunedì scorso.

Match Hospitality ha fatto sapere che i biglietti la cui vendita era stata trattata con Fofana, per un valore di 18 mila euro, e ora finiti nell’inchiesta della polizia, facevano parte di un pacchetto speciale poi venduto regolarmente, secondo i termini e le condizioni di vendita. In un comunicato ha anche sostenuto che le telefonate tra Whelan e Fofana, in parte pubblicate dal quotidiano brasiliano Globo, proverebbero l’innocenza di Whelan invece che dimostrare la sua colpevolezza. Whelan, come scritto nel comunicato, non era a conoscenza del fatto che Match Hospitality avesse bloccato internamente le vendite e ogni possibile trattativa con Fofana.

Secondo la polizia brasiliana, Whelan agiva da “facilitatore”, permettendo a un esteso giro di speculatori di accedere ai biglietti la cui vendita era gestita da Match Hospitality, che ha la sede principale a Manchester e altre sedi a Rio e a Zurigo, non lontano dalla sede della FIFA. Lui e le altre persone coinvolte – che avrebbero guadagnato circa 66 milioni di dollari in ciascuna edizione dei Mondiali fin dal 1994 – sono accusate di fare parte di un sistema per vendere a un prezzo maggiorato i biglietti inutilizzati che facevano parte di pacchetti speciali, destinati alla vendita in blocco alle aziende, e che dovrebbero essere riconsegnati alla FIFA nel caso in cui rimangano invenduti.

È inoltre stato fatto notare da molti che uno degli azionisti di Match Hospitality è la società Infront Sports, quella che gestisce la vendita dei diritti televisivi per trasmettere le partite dei Mondiali, peraltro posseduta dal nipote di Sepp Blatter, presidente della FIFA. La stessa Match Hospitality aveva ottenuto dalla FIFA nel 2011 i diritti per la vendita di questo genere di pacchetti fino al 2023, secondo un accordo commerciale valutato da alcuni intorno a 220 milioni di euro.

Foto: AP Photo/Leo Correa