Francesco Storace: «Chiederò di andare in galera»

Francesco Storace, ex presidente del Lazio ed ex parlamentare, leader della Destra, sarà presto giudicato in primo grado per il reato di vilipendio del presidente della Repubblica. Il processo fa riferimento a quando nel 2007 – in pieno governo Prodi – Storace definì “indegno” Giorgio Napolitano, dopo aver irriso Rita Levi Montalcini suggerendo di portarle in Senato stampelle e pannolini per permetterle di votare la fiducia al governo. Il reato di vilipendio del presidente della Repubblica prevede una pena che va da uno a cinque anni di carcere.

Intervistato dal Fatto, Storace ha chiesto che la legge sul reato di vilipendio venga cambiata – lo ha chiesto più volte anche Napolitano – e si è detto pronto ad andare in carcere e rinunciare al ricorso in appello.

Ma se lei viene condannato c’è l’appello, la strada per il carcere è lunga.
Intendo rinunciare all’appello in caso di condanna. Il 21 ottobre mi presenterò a Regina Coeli e chiederò di andare in galera. Meno male che è il 21 ottobre e non il 28.

L’anniversario della marcia fascista su Roma, il novantaduesimo per la precisione.
Anzi, lo sa che le dico, che aspetterò una settimana per andare a Regina Coeli. Mi presento proprio il 28 ottobre, così festeggio a modo mio.