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  • Mercoledì 25 giugno 2014

Alitalia ed Etihad si sono messe d’accordo

Ora è ufficiale: la compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti acquisirà il 49 per cento delle azioni della società italiana, ma prima servirà il consenso dell'antitrust

Dopo mesi di trattative Etihad Airways, la compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti, ha stretto un accordo con Alitalia per acquisire il 49 per cento delle sue azioni, portando nuove risorse che permetteranno alla compagnia aerea italiana di proseguire le proprie attività e di riorganizzarsi per ridurre le perdite. I termini del contratto saranno perfezionati nei prossimi giorni e successivamente proposti alle autorità antitrust, che avranno il compito di verificare che non si formino posizioni dominanti sul mercato.

Alitalia ha centinaia di milioni di euro di debiti e secondo alcuni calcoli perde 700 mila euro al giorno. Nell’autunno del 2013 la compagnia rischiò nuovamente il fallimento (era già successo prima della discussa privatizzazione promossa dal governo Berlusconi, nel 2008) tanto che ENI era arrivata al punto di minacciare di tagliare il carburante se Alitalia non avesse pagato i suoi debiti arretrati. Alitalia fu salvata grazie ad un aumento di capitale che portò all’ingresso tra i soci di Poste Italiane, una società pubblica. L’operazione, organizzata durante il governo di Enrico Letta, fu molto criticata: l’ingresso di Poste Italiane nel capitale fu visto come un salvataggio organizzato dallo Stato. Secondo diversi critici, gli azionisti di Alitalia hanno gestito male la compagnia e avrebbero dovuto pagarne le conseguenze, senza essere salvati dall’intervento di Poste Italiane.

Alitalia ed Etihad Airways confermano di aver «trovato un accordo sui termini e condizioni dell’operazione con la quale Etihad Airways acquisirà una partecipazione azionaria del 49 percento in Alitalia». Lo si legge in un comunicato congiunto, in cui si precisa che «le due Compagnie aeree procederanno già dai prossimi giorni alla finalizzazione della documentazione contrattuale, che includerà le condizioni concordate. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto alle approvazioni delle competenti autorità Antitrust».

Ieri il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, non ha risparmiato una stoccata polemica a Air France. «La bontà dell’operazione che stiamo facendo è segnalata dal fatto che finalmente il mercato si muove. Ci sono altre compagnie di bandiera internazionali che si stanno agitando perché questo accordo è una grande iniziativa sul mercato». Il ministro, pur senza citarla, ha chiamato nuovamente e indirettamente in causa Air France e la presunta lettera che, secondo indiscrezioni di stampa, il vettore francese avrebbe inviato insieme a Lufthansa alla Commissione ue sottolineando che l’intesa Alitalia-Etihad violerebbe le regole della concorrenza e chiedendo al commissario Ue Siim Kallas di tenere sotto controllo gli investimenti degli emiri nelle aviolinee europee.

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