La traduzione di Luciano, la versione dal greco della maturità

Il testo è "L'ignoranza acceca gli uomini" ed è tratto dal saggio "Del non credere facilmente alla calunnia" dello scrittore greco

La seconda prova scritta della maturità per i licei classici di quest’anno è una traduzione, dal greco, di un testo di Luciano di Samosata, nato intorno al 120 dopo Cristo in un antico paese nei pressi dell’odierna Samsa, nel sud della Turchia.

La versione dal greco di Luciano per il liceo classico è tratta dal saggio “Περὶ τοῦ μὴ ῥᾳδίως πιστεύειν Διαβολῇ” (“Del non credere facilmente alla calunnia”), e ha un titolo orientativo deciso dal ministero dell’Istruzione: “L’ignoranza acceca gli uomini”.

La traduzione della versione dal greco di Luciano della maturità.

L’ignoranza è una cosa tremenda, causa di moltissimi mali per gli uomini, in quanto spande una certa caligine sui fatti, oscura la verità e rende meno chiara la vita di ciascuno. Al buio sembriamo tutti alla stregua di persone cieche, o meglio sperimentiamo le stesse cose dei ciechi, quindi inciampando inaspettatamente nelle cose, e passando oltre senza che ce ne sia il bisogno, non vedendo le cose che stanno vicine ai nostri piedi e temendo come molesta una cosa che in realtà si trova lontano, molto distante. E sempre, intorno alle cose fatte da ciascuno di noi non smettiamo di cadere.

Questa condizione ha quindi fornito innumerevoli spunti ai poeti tragici per drammi come quelli dei Laddacidi, o dei Pelopidi, e altri simili a questi: uno infatti potrebbe scoprire che quasi tutti i drammi che vanno in scena sono forniti dall’ignoranza, che agisce alla stregua di un demone della tragedia. Dico questo riferendomi anche ad altre cose, soprattutto a quelle calunnie non vere riguardo famigliari e amici, a causa delle quali delle famiglie sono state distrutte e città completamente rovinate, e per le quali i padri se la presero coi propri figli, e i fratelli coi propri fratelli e i figli con chi li aveva messi al mondo, e gli amanti con gli amati. E molte amicizie furono rovinate e patti vennero violati a causa della forza persuasiva delle calunnie.

La versione originale.

δεινόν γε ἡ ἄγνοια καὶ πολλῶν κακῶν ἀνθρώποις αἰτία, ὥσπερ ἀχλύν τινα καταχέουσα τῶν πραγμάτων καὶ τὴν ἀλήθειαν ἀμαυροῦσα καὶ τὸν ἑκάστου βίον ἐπηλυγάζουσα. ἐν σκότῳ γοῦν πλανωμένοις πάντες ἐοίκαμεν, μᾶλλον δὲ τυφλοῖς ὅμοια πέπονθαμεν, τῷ μὲν προσπταίοντες ἀλόγως, τὸ δὲ ὑπερβαίνοντες, οὐδὲν δέον, καὶ τὸ μὲν πλησίον καὶ παρὰ πόδας οὐχ ὁρῶντες, τὸ δὲ πόρρω καὶ πάμπολυ διεστηκὸς ὡς ἐνοχλοῦν δεδιότες: καὶ ὅλως ἐφ᾽ ἑκάστου τῶν πραττομένων οὐ διαλείπομεν τὰ πολλὰ ὀλισθαίνοντες. τοιγάρτοι μυρίας ἤδη τοῖς τραγῳδοδιδασκάλοις ἀφορμὰς εἰς τὰ δράματα τὸ τοιοῦτο παρέσχηται, τοὺς Λαβδακίδας καὶ τοὺς Πελοπίδας καὶ τὰ τούτοις παραπλήσια: σχεδὸν γὰρ τὰ πλεῖστα τῶν ἐν τῇ σκηνῇ ἀναβαινόντων κακῶν εὕροι τις ἂν ὑπὸ τῆς ἀγνοίας καθάπερ ὑπὸ τραγικοῦ τινος δαίμονος κεχορηγημένα.‘Λέγω δὲ καὶ ἐς τὰ ἄλλα μὲν ἀποβλέπων, μάλιστα δὲ ἐς τὰς οὐκ ἀληθεῖς κατὰ τῶν συνήθων καὶ φίλων διαβολάς, ὑφ᾽ ὧν ἤδη καὶ οἶκοι ἀνάστατοι γεγόνασι καὶ πόλεις ἄρδην ἀπολώλασι, πατέρες τε κατὰ παίδων ἐξεμάνησαν καὶ ἀδελφοὶ κατὰ τῶν ὁμογενῶν καὶ παῖδες κατὰ τῶν γειναμένων καὶ ἐρασταὶ κατὰ τῶν ἐρωμένων: πολλαὶ δὲ καὶ φιλίαι συνεκόπησαν καὶ ὅρκοι συνεχύθησαν ὑπὸ τῆς κατὰ τὰς διαβολὰς πιθανότητος.