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  • Martedì 18 marzo 2014

Una base ucraina in Crimea è stata attaccata

Un soldato è morto, un altro è stato ferito; il primo ministro ucraino parla di "crimini di guerra", il ministro della Difesa ha autorizzato l'uso delle armi

PEREVEVALNE, UKRAINE - MARCH 17: Armed soldiers without identifying insignia keep guard outside of a Ukrainian military base in the town of Perevevalne near the Crimean city of Simferopol on March 17, 2014 in Perevevalne, Ukraine. Voters on the autonomous Ukrainian peninsular of Crimea voted overwhelmingly yesterday to secede from their country and join Russia. (Photo by Spencer Platt/Getty Images)
PEREVEVALNE, UKRAINE - MARCH 17: Armed soldiers without identifying insignia keep guard outside of a Ukrainian military base in the town of Perevevalne near the Crimean city of Simferopol on March 17, 2014 in Perevevalne, Ukraine. Voters on the autonomous Ukrainian peninsular of Crimea voted overwhelmingly yesterday to secede from their country and join Russia. (Photo by Spencer Platt/Getty Images)

Sintesi della giornata di oggi – Nella mattina di martedì 18 marzo Vladimir Putin ha tenuto un discorso molto importante di fronte al parlamento russo riunito in seduta comune (qui il testo completo tradotto in inglese). Putin, oltre a criticare in maniera molto dura l’Occidente per la sua gestione degli affari internazionali, ha richiesto formalmente al parlamento di annettere la Crimea, cioè di approvare un trattato di annessione già firmato con i leader crimeani. Poche ore dopo un soldato ucraino è rimasto ucciso durante un attacco di alcuni uomini armati a una base militare ucraina a Simferopoli, la capitale della Crimea, e un capitano è rimasto ferito: non è chiaro del tutto chi sia stato a sparare, ma il governo ucraino ha reagito duramente e ha autorizzato l’uso delle armi da parte del suo esercito.

Il primo ministro ucraino ha anche accusato la Russia di avere compiuto “crimini di guerra” e ha detto che il confronto con i russi è passato da un piano politico a uno militare. Il presidente ad interim dell’Ucraina, Oleksandr Turchynov, ha aggiunto di ritenere Vladimir Putin “personalmente responsabile” di questa provocazione.

22.48 – Il sito della presidenza russa ha pubblicato la traduzione ufficiale in inglese del discorso di oggi di Vladimir Putin alle camere riunite del parlamento.

22.40 – La NATO ha condannato l’annessione russa della Crimea. Il segretario generale Anders Fogh Rasmussen ha detto che il governo russo ha intrapreso una “strada pericolosa”, e ha aggiunto:

«La Russia continua a violare la sovranità e l’integrità territoriale ucraina, oltre che i suoi impegni internazionali. Non ci può essere alcuna giustificazione per continuare su questa linea di condotta, che può solo aggravare l’isolamento internazionale della Russia. L’annessione della Crimea è illegale e illegittima e la NATO e i suoi alleati non la riconosceranno».

21.27 – Alcuni giornalisti – tra cui Christopher Miller su Mashable e Paul Waldie di Globe and Mail – riportano che i morti nell’attacco alla base ucraina in Crimea sono due – un soldato ucraino e un uomo armato non identificato. La notizia non è stata ancora confermata ufficialmente.

20.35 – Intanto sulle agenzie sono comparse alcune fotografie che mostrano uomini armati – non identificati e con il volto coperto – mentre tengono in arresto i militari ucraini nelle vicinanze della base presa d’assalto a Simferopoli. In altre fotografie si vedono altri soldati stazionare di guardia all’esterno della base.

19.04 – Il ministro della Difesa ucraino, scrive BBC, ha confermato che due militari sono stati colpiti – uno è morto, l’altro è stato ferito – e ha aggiunto che i soldati ucraini sono “autorizzati a usare le armi” per difendersi dagli attacchi.

18.30 – Secondo il portavoce dell’esercito ucraino – citato da Ed Flanagan di NBC, che si trova a Simferopoli – tutti i militari nella base sarebbero stati disarmati e arrestati, e ci sarebbe un ferito: un comandante, che è stato portato in ospedale. Il portavoce ha anche confermato a Flanagan la presenza di “cecchini russi” intorno alla base, durante l’attacco. Anche altri giornalisti scrivono che la base sarebbe ora sotto il controllo di forze militari russe e filo-russe.

 

 

Una base militare ucraina a Simferopoli, in Crimea, è stata attaccata. Almeno un soldato è morto, scrive l’agenzia di stampa Interfax; il comandante è stato catturato, i soldati ucraini sono in questo momento barricati in un piano dell’edificio e non hanno intenzione di arrendersi. È il primo soldato a morire nello scontro di queste settimane tra Russia e Ucraina. L’inviato di BBC Ben Brown scrive che il soldato è stato colpito al collo. Un portavoce dell’esercito ucraino, sentito da Reuters, ha detto che non è ancora chiaro chi stia portando avanti l’attacco ma ha descritto gli aggressori come “forze non identificate, ben equipaggiate e a volto coperto”.

I giornalisti sul posto dicono di sentire spari provenire dall’interno dell’edificio. Il primo ministro ucraino Arseny Yatseniuk ha accusato direttamente la Russia, dicendo che il conflitto con la Russia è entrato in una “fase militare”, accusando “soldati russi” di aver “sparato su soldati ucraini” e parlando di “crimini di guerra”. La Crimea da settimane è occupata da migliaia di soldati russi o filo-russi, e alcuni di questi avevano già tentato di attaccare una base ucraina nei giorni scorsi.

Da giorni la questione dei soldati ucraini in Crimea era considerata molto delicata, ancora di più dopo il referendum di domenica che ha sancito di fatto l’annessione della regione alla Russia. Si era parlato di garantire ai militari ucraini un corridoio sicuro per l’uscita dalla regione ma non si è ancora trovato un accordo in materia. Il primo ministro ucraino ha detto di aver ordinato al ministro della Difesa di organizzare un incontro con i suoi omologhi britannici, francesi e russi – i firmatari del trattato del 1994 sui confini dell’Ucraina – per “prevenire un’escalation del conflitto”.