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  • Venerdì 14 febbraio 2014

L’ultima Olimpiade di Evgeni Plushenko

Uno dei migliori pattinatori di figura di sempre si è dovuto ritirare per infortunio, tra gli applausi del pubblico, e non gareggerà più

Evgeni Plushenko of Russia skates on the ice prior to pulling out of the men's short program figure skating competition due to illness at the Iceberg Skating Palace during the 2014 Winter Olympics, Thursday, Feb. 13, 2014, in Sochi, Russia. (AP Photo/Ivan Sekretarev)
Evgeni Plushenko of Russia skates on the ice prior to pulling out of the men's short program figure skating competition due to illness at the Iceberg Skating Palace during the 2014 Winter Olympics, Thursday, Feb. 13, 2014, in Sochi, Russia. (AP Photo/Ivan Sekretarev)

Le Olimpiadi del pattinatore artistico su ghiaccio russo Evgeni Plushenko, considerato uno dei migliori di tutti i tempi, sono finite ieri: e con loro anche la sua carriera agonistica. Plushenko si è infortunato mentre si stava allenando in pista prima del programma breve di pattinaggio di figura. Stava provando due triplo axel, ma fin da subito si era capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Plushenko ha poi spiegato: «Oggi ho cercato di allenarmi ma non riuscivo a saltare. Avrò pattinato al massimo per sette minuti, ho provato e riprovato. Nel warm-up, dopo il primo triplo axel, ho sentito un dolore tremendo alla gamba. Dopo il secondo, l’atterraggio è stato semplicemente terribile. Non riuscivo più a sentire le mie gambe, mi faceva male e questo è tutto. Ho dovuto ritirarmi».

Il primo salto

Il secondo salto

Plushenko si è avvicinato al presidente di giuria, che qualche istante dopo ha annunciato al microfono il ritiro del pattinatore russo dalla gara: il pubblico gli ha fatto allora un lungo applauso contenuto, quasi “spaventato”, come ha scritto il New York Times. Il ritiro di Plushenko, comunque, non è stato così inaspettato: negli ultimi anni ha avuto molti problemi con le ginocchia e la schiena e ha partecipato alle gare nazionali e internazionali in maniera molto discontinua. Lui stesso dopo il ritiro ha detto: «Penso che Dio che mi stia dicendo, “Evgeni, è abbastanza, hai già dato con il pattinaggio”. L’età va ancora bene [Evgeni ha 31 anni] ma mi sono sottoposto a 12 operazioni. Mi piacerebbe essere più in salute». Negli stessi campionati nazionali russi di qualificazione alle Olimpiadi, Plushenko era stato battuto dal 18enne Maxim Kovtun, ma la federazione di pattinaggio russa aveva deciso di portare lo stesso a Sochi il più esperto Plushenko, anche per una questione di immagine. Ora però la nazionale russa si trova senza alcun atleta nel pattinaggio di figura maschile individuale, una cosa piuttosto bizzarra se si considera che solo cinque giorni fa la Russia con Plushenko aveva vinto la medaglia d’oro nel pattinaggio a squadre.

La medaglia di domenica è stata per Plushenko la quarta in quattro edizioni diverse delle Olimpiadi invernali (oro a Torino 2006, argento a Salt Lake City nel 2002 e a Vancouver nel 2010): nel pattinaggio artistico prima di lui ci era riuscito solo lo svedese Gillis Grafstrom tra il 1920 e il 1932. Plushenko è il pattinatore artistico più popolare in Russia ed è considerato uno tra i più forti ed eleganti di sempre: è stato otto volte campione nazionale, sette volte campione europeo, tre volte campione del mondo. Dal 2006 Plushenko ha fatto anche una breve esperienza in politica nel partito di centro-sinistra Russia Giusta, che lo ha portato nel 2007 a essere eletto nell’assemblea legislativa di San Pietroburgo. Ha deciso di ritirarsi dalla politica nel 2010, per avere il tempo di allenarsi in vista delle Olimpiadi di Sochi.