Boldrini sulla rissa: «È pericoloso che si ricorra alla violenza tutte le volte in cui non si è d’accordo»

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
30-01-2014 Roma
Politica
Camera dei Deputati - Discussione su Legge Elettorale
Nella foto Laura Boldrini

Photo Roberto Monaldo / LaPresse
30-01-2014 Rome (Italy)
Chamber of Deputies - Electoral Law
In the photo Laura Boldrini
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 30-01-2014 Roma Politica Camera dei Deputati - Discussione su Legge Elettorale Nella foto Laura Boldrini Photo Roberto Monaldo / LaPresse 30-01-2014 Rome (Italy) Chamber of Deputies - Electoral Law In the photo Laura Boldrini

Giovedì 30 gennaio la presidente della Camera Laura Boldrini ha diffuso una dichiarazione ufficiale in merito alle forti contestazioni, anche violente, seguite all’utilizzo dello strumento parlamentare della “ghigliottina” per interrompere, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30, l’ostruzionismo del M5S e permettere l’approvazione del decreto IMU-Bankitalia. Boldrini ha definito inaccettabili gli “atteggiamenti intimidatori” dei deputati del M5S, proseguiti anche oggi nelle Commissioni, e ha detto che è stata aperta un’istruttoria per accertare eventuali responsabilità dei singoli. Boldrini ha quindi spiegato le ragioni che l’hanno spinta a utilizzare uno strumento che, peraltro, “al Senato viene talvolta adottato senza che ciò sollevi scandalo”.

“Nessuna divergenza politica può legittimare atti totalmente estranei alla pratica democratica. E’ pericoloso che si ricorra alla violenza tutte le volte in cui non si è d’accordo. E’ inaccettabile che anche oggi i deputati M5S vogliano bloccare la Camera. Dopo l’assalto di ieri in Aula, questa mattina gli atteggiamenti intimidatori sono continuati nelle Commissioni, impedendone i lavori con modalità che mostrano la totale mancanza di ogni senso delle Istituzioni. E’ altresì intollerabile, ed evoca tristi memorie, che lo stesso gruppo abbia impedito ad altri deputati di essere intervistati, e dunque ai giornalisti di esercitare qui alla Camera il diritto-dovere di informare. La violenza è da rigettare fermamente, da qualunque parte arrivi. Sui fatti di ieri è stata già aperta un’istruttoria nella quale verranno rapidamente accertate ed eventualmente sanzionate le azioni dei singoli.

Ieri mi sono assunta una responsabilità derivante da comportamenti altrui, da rigidità contrapposte di diverso segno che hanno scaricato l’onere di una decisione assai difficile sulla Presidenza della Camera. Ho voluto impedire che oggi le famiglie italiane dovessero preoccuparsi di tornare a pagare la seconda rata dell’Imu, come sarebbe successo se non fosse stato votato per tempo un decreto-legge che pure conteneva materie tra loro molto diverse. Per questo ho dovuto far ricorso ad uno strumento fin qui non usato nei lavori della Camera. Mai usato perché in passato le opposizioni, attraverso l’ostruzionismo, avevano conseguito i loro obiettivi rispetto alle decisioni del governo, oppure avevano responsabilmente posto fine all’ostruzionismo. Uno strumento, peraltro – quello della cosiddetta “tagliola” – che al Senato viene talvolta adottato senza che ciò sollevi scandalo.

Ora che il complesso passaggio del decreto Imu-Bankitalia è stato superato, e mentre altre questioni di grande rilevanza sono all’ordine del giorno delle Commissioni e dell’Aula, torno a chiedere alle forze politiche e al governo di avere, ciascuno per la sua parte di responsabilità, il rispetto dovuto alla Camera e ai suoi percorsi decisionali: che sono, per tutti, garanzia democratica. Come è garanzia democratica il Presidente della Repubblica, al quale voglio esprimere la mia più sentita solidarietà dopo la sconsiderata decisione di avviare a suo carico la procedura della messa in stato di accusa”.

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