Johnson & Johnson ha cambiato il suo shampoo

Quello per bambini che non fa lacrimare: ha rimosso due composti potenzialmente pericolosi per la salute e ci ha messo due complicati anni

La statunitense Johnson & Johnson, una delle più grandi industrie farmaceutiche e di cosmetici al mondo, ha cambiato la formula del suo conosciutissimo shampoo per bambini, quello che sulla confezione promette di non fare lacrimare gli occhi, grazie alla sua composizione molto delicata. La modifica interessa tutti i mercati in cui è attiva la società e il passaggio alla nuova ricetta avverrà entro i prossimi mesi. Il nuovo Johnson’s Baby Shampoo è all’apparenza uguale identico a quello vecchio, con lo stesso colore e lo stesso profumo, ma non contiene due componenti chimici ritenuti potenzialmente pericolosi: la formaldeide e l’isomero 1,4-diossano.

I due composti sono stati rimossi in seguito alla crescente richiesta dei clienti di Johnson & Johnson, che due anni fa accettò di mettere mano alla sua formula per eliminarli entro la fine del 2013. Oltre allo shampoo, è stata cambiata la ricetta di circa altri 100 prodotti sempre per bambini, cosa che ha permesso di escludere i due componenti potenzialmente pericolosi. Entro il 2015 Johnson & Johnson rimuoverà formaldeide e 1,4-diossano da tutti i suoi prodotti anche per adulti, compresi quelli venduti sotto altri marchi posseduti dalla società come Neutrogena e Clean & Clear.

Da quando esiste lo shampoo, i due composti non sono mai stati inseriti nell’elenco degli ingredienti sul flacone perché tecnicamente non lo sono e si sviluppano nelle confezioni come conseguenze della produzione del detergente. La formaldeide viene rilasciata da alcuni conservanti, come il “quaternium-15”, mentre l’1,4-diossano si sviluppa nei processi chimici realizzati per rendere meno aggressivi altri componenti dello shampoo. Entrambi i componenti sono potenzialmente cancerogeni: la formaldeide lo è certamente per l’uomo, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato limiti entro i quali non si corrono rischi (100 microgrammi per metro cubo nei luoghi chiusi); l’1,4-diossano è stato messo in relazione con la formazione di tumori in alcuni test sugli animali.

Johnson & Johnson ha sempre difeso la formula del proprio shampoo, ricordando che non comporta alcun rischio per chi lo utilizza. Considerate comunque le forti pressioni da parte dei consumatori ha deciso di cambiare la ricetta per rimuovere i conservanti che portano alla formazione di formaldeide e hanno ridotto il più possibile i livelli di 1,4-diossano, la cui concentrazione è ora pari a circa quattro parti ogni milione di parti.

Secondo diversi osservatori, esperti e la stessa Johnson & Johnson le preoccupazioni legate alla formaldeide sono state probabilmente esagerate. Il composto chimico si forma naturalmente in molti prodotti, compresi quelli che mangiamo come le mele. Altre ricerche scientifiche hanno dimostrato che i livelli di 1,4-diossano presenti fino a ora nei prodotti per bambini erano entro i limiti per evitare particolari pericoli.

I gruppi di attivisti e alcune organizzazioni ambientaliste la pensano diversamente, dicono che non sono stati ancora condotti studi sufficientemente approfonditi sugli effetti dell’1,4-diossano e che – se si può eliminare – non si capisce perché sia il caso di mantenere la produzione di formaldeide da parte di alcuni componenti del detergente. Lo stesso discorso viene spesso applicato a un sacco di altri prodotti, non solo cosmetici, realizzati da altre società.

Johnson & Johnson ha sostanzialmente rimosso i due composti per ragioni di marketing, considerato che le preoccupazioni per la salute di chi utilizza il suo shampoo non erano poi così fondate. E questa è anche la linea che sta cercando di tenere in queste settimane, per evitare di far passare il messaggio che i due composti siano stati eliminati per la loro potenziale pericolosità, cosa che potrebbe esporre la società ad azioni legali da parte dei consumatori.

La rimozione della formaldeide e dell’1,4-diossano ha richiesto quasi due anni di lavoro e l’impiego di 100 ricercatori ed è stata sotto molti punti di vista un’impresa, con prove, test e controprove. Il gruppo di lavoro ha dovuto fare i conti con l’instabilità della formula alla semplice rimozione di un solo conservante e ha dovuto studiare il modo di rimpiazzarlo in modo che il prodotto all’apparenza (colore, profumo, consistenza) non cambiasse. La sola sostituzione di un ingrediente rendeva lo shampoo molto più scuro della versione classica, o completamente acquoso e inconsistente.

I ricercatori della Johnson & Johnson hanno valutato circa 2.500 ingredienti diversi e hanno testato oltre dieci versioni diverse dello shampoo prima di arrivare alla ricetta definitiva. Lo stesso procedimento è stato seguito per la modifica dei circa altri 100 prodotti per bambini. Verificata la loro sicurezza per la pelle, i cosmetici sono stati fatti provare a un campione di 74mila persone per assicurarsi fondamentalmente di una cosa: che non riscontrassero alcuna differenza rispetto alle vecchie versioni dei prodotti.