Tutto sugli orsetti gommosi

Un'inchiesta vischiosa: di cosa sono fatti? Perché su Internet se ne parla tanto ultimamente? E cosa c'entra la religione?

I lettori più affezionati del Post sanno che tra i cibi preferiti dalla redazione c’è l’orsetto gommoso prodotto dalla Haribo (tanto che gli orsetti occupano uno dei posti sulla lista di regali di Natale del Post). Anche i più appassionati, però, probabilmente non conoscono la risposta ad alcune domande che riguardano gli orsetti di gomma. Per esempio: di che cosa sono fatti? Cosa c’entra la religione? E poi, più attuale: perché su Internet ultimamente si parla molto degli orsetti senza zucchero, anche con articoli di testate illustri come l’Atlantic?

Di cosa sono fatti gli orsetti gommosi
Sul sito di Haribo ci sono molte informazioni su come sono prodotti e cosa contengono gli orsetti di gomma tradizionali (tra poco parleremo della particolare storia di quelli senza zucchero). Gli ingredienti essenziali di un orsetto gommoso sono gli aromi e i concentrati di frutta per dargli il sapore, una miscela di sciroppo di glucosio, zucchero e destrosio per dargli il gusto dolce, e infine amido e cera d’api per non renderli appiccicosi ed evitare che si attacchino gli uni agli altri.

Ma la cosa più importante è la sostanza gommosa che costituisce la caratteristica principale degli orsetti. Fino agli anni Ottanta, per ottenere confetti morbidi e gommosi, Haribo utilizzava la resina di un particolare tipo di acacia. La resina veniva bollita insieme a tutti gli altri ingredienti e infine lasciata solidificare negli stampi. La resina utilizzata nel processo altro non era che gomma arabica, una resina utilizzata nell’industria alimentare ma anche in quella cosmetica e farmaceutica.

Da circa trent’anni Haribo utilizza un altro ingrediente per rendere i suoi orsetti più morbidi: si tratta di gelatina di maiale, una sostanza morbida e traslucida che si ottiene lavorando il collagene estratto dalle ossa o dalla pelle di vari tipi di animali (in genere maiali, per l’appunto, ma a volte anche mucche).

La questione religiosa
Il fatto che negli orsetti gommosi sia presente una parte del maiale solleva alcune complicate questioni religiose, visto che due terzi delle principali religioni monoteiste del mondo hanno grossi problemi con il consumo della carne di maiale. Nella sezione Frequently Asked Questions del sito di Haribo diverse domande riguardano proprio l’aspetto religioso degli orsetti gommosi. Per esempio, la sesta domanda della lista è: “I prodotti HARIBO sono kosher?”. La risposta è molto chiara: no. I prodotti Haribo non sono kosher (cioè “puri”) quindi non possono essere mangiati da ebrei osservanti (il maiale è considerato un cibo non kosher, ma come vedremo tra poco gli ebrei osservanti hanno dei problemi con la gelatina più in generale).

La domanda successiva è di tono simile: “I prodotti Haribo sono halal?”, cioè “leciti” in arabo, un termine che spesso indica quei cibi che possono essere mangiati da musulmani osservanti. La risposta dell’azienda è che soltanto gli orsetti prodotti negli stabilimenti turchi sono halal, poiché al posto della gelatina di maiale utilizzano quella di mucca e vengono certificati come halal da esperti musulmani (in modo simile al divieto che vige per gli ebrei osservanti, anche ai musulmani è vietato mangiare carne di maiale). Tutti gli orsetti gommosi in commercio negli Stati Uniti, specifica la Haribo, sono prodotti in Turchia e quindi sono halal.

In teoria, anche per gli ebrei osservanti il problema dovrebbe essere rappresentato soltanto dalla carne di maiale, ma tra i rabbini le opinioni sulla natura kosher o meno della gelatina sono diverse. Alcuni ritengono che visto che è impossibile determinare da quale animale proviene la gelatina, questa andrebbe sempre e comunque considerata non kosher. Altri invece ritengono che la gelatina subisca tanti e tali mutamenti chimici da non avere più nulla di impuro proveniente dall’animale da cui è stata ottenuta (se ne parla qui, per esempio).

Gli orsetti senza zucchero
Negli Stati Uniti ultimamente si è parlato parecchio degli orsetti gommosi senza zucchero. Diverse testate si sono occupate della questione (e tra queste anche alcune piuttosto prestigiose). Tutto è cominciato con la pubblicazione di alcune recensioni piuttosto esplicite e colorite in cui vengono descritti gli effetti degli orsetti senza zucchero. A quanto pare, basta mangiarne una manciata e attendere circa mezz’ora per subire dei forti effetti lassativi.

Secondo alcuni calcoli basterebbe mangiare 15 orsetti gommosi di seguito per subirne gli effetti collaterali. Il motivo di questa particolarità degli orsetti senza zucchero è dovuto proprio al dolcificante utilizzato nell’impasto: si tratta del maltitolo, un disaccaroide alcoolico dolce come lo zucchero normale, ma con soltanto metà delle calorie. Il maltitolo non causa carie ma non è completamente digeribile dal nostro organismo: può quindi capitare che si fermi nell’intestino e nello stomaco e che fermenti.

Per quanto sia considerato un alimento non dannoso per l’uomo, diversi studi hanno dimostrato che basta ingerirne una quantità superiore ai 40 grammi per rischiare di subirne gli effetti collaterali lassativi. Sul sito della National Library of Medicine degli Stati Uniti viene spiegato che in diversi esperimenti in cui ad alcune persone furono fatti ingerire tra i 50 e i 70 grammi di maltitolo (cioè circa una ventina di orsetti) il 30-40 per cento dei soggetti subì effetti lassativi per circa 3-4 ore. Se invece non siete tipi da descrizioni scientifiche e asettiche, potete leggere quella che gli utenti di Amazon hanno giudicato la migliore recensione negativa degli orsetti senza zucchero.

Foto: Jaryl Cabuco