L’intervista di Alexia Canestrari, la mamma dei bambini persi e ritrovati in montagna

«Mi hanno dipinta come un mostro, l'orco cattivo delle favole. Come la madre che ha abbandonato i figli al freddo, nudi, scalzi, e se n'è andata in giro per il bosco»

Federica Angeli ha intervistato su Repubblica Alexia Canestrari, la mamma dei due bambini scomparsi nel pomeriggio del 31 dicembre a Subiaco, sul Monte Livata in provincia di Roma, e sopravvissuti per una notte da soli a 1.500 metri di altezza. Secondo le prime ricostruzioni i bambini – uno dei quali non è figlio naturale della donna, ma di una precedente compagna del padre – e la mamma si erano persi durante una passeggiata e quest’ultima li ha lasciati per cercare soccorsi da sola. Da due giorni a questa parte la storia ha grande risalto nei giornali italiani.

«Mi hanno dipinta come un mostro, l’orco cattivo delle favole. Come la madre che ha abbandonato i figli al freddo, nudi, scalzi, e se n’è andata in giro per il bosco. Beh, sono davvero dispiaciuta per tutto quello che mi è stato riportato. La cattiveria del mondo esterno, confronto all’oasi di solidarietà e umanità che ho trovato qui a Subiaco, mi ha davvero ferito. Ora le racconto la verità, così come l’ho detta ai carabinieri e come la dirò alla magistratura».

Alexia Canestrati, la mamma che ha trascorso la notte di San Silvestro dispersa sul Monte Livata, con i due bimbi Nicole 4 anni e Manuel di 5, è ancora ricoverata a Subiaco.

Tutti si chiedono: come ha fatto a lasciarli soli? Ma prima di arrivare a questa domanda, cominciamo dall’inizio: perché si è avventurata con due bimbi così piccoli in un bosco?

«Erano le 13.30. Avevo portato Manuel e Nicole a giocare dove c’erano altri bimbi con lo slittino. Al ritorno, Manuel che è quello più curioso mi ha chiesto di passare attraverso il boschetto così vedevamo gli animali. Ho detto va bene.»

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