La Fed riduce il piano di aiuti

La banca centrale degli Stati Uniti ha annunciato che l'economia si sta riprendendo e che ridurrà l'acquisto di titoli del tesoro di 10 miliardi di dollari al mese

Dopo avere passato circa sei mesi a studiare il modo migliore per farlo, giovedì 19 dicembre la Federal Reserve (informalmente, Fed), la banca centrale degli Stati Uniti, ha annunciato che ridurrà progressivamente il suo piano di aiuti (“stimulus”) per l’economia del paese. Sulla base degli ultimi indicatori economici, la Fed confida di poter ridurre l’acquisto di titoli di stato e di titoli garantiti da mutui ipotecari al ritmo di 10 miliardi di dollari al mese. L’acquisto di questi titoli consente da anni di ridurre i tassi di interesse, dare credito alle imprese e incentivare la ripresa economica.

Finora la Fed era stata molto cauta sullo “stimulus” e aveva preferito mantenerlo invariato per non danneggiare l’economia, da anni ormai in lenta ma costante ripresa negli Stati Uniti. Secondo il comitato che governa la banca centrale, ora i tempi sono maturi per ridurre progressivamente l’acquisto di titoli e lasciare che sia il mercato a fare il resto. Gli esperti della Fed sono arrivati a questa conclusione dopo avere analizzato diversi indicatori, a partire da quelli sulla sensibile crescita dell’occupazione.

La fine del piano di aiuti è anche la dimostrazione di una certa fiducia nel sistema economico statunitense, che si ritiene si sia rafforzato negli ultimi mesi a tal punto da avere meno bisogno degli aiuti. La loro riduzione sarà comunque progressiva per evitare spiacevoli contraccolpi. La Fed ha annunciato che nel primo mese ridurrà la spesa per l’acquisto di buoni del tesoro dagli attuali 45 miliardi di dollari a 40 miliardi. Un’altra riduzione, da 40 miliardi di dollari a 35 miliardi, riguarderà i titoli garantiti da mutui ipotecari (MBS).

Secondo la banca centrale, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti continuerà a scendere nei prossimi mesi. La previsione per il 2014 è del 6,3 per cento contro l’attuale 7 per cento. Se questo andamento sarà confermato nella pratica, la Fed potrà decidere ulteriori tagli e riduzioni del suo piano di aiuti.

Ben Bernanke, il presidente uscente della Federal Reserve, ha spiegato in una conferenza stampa che comunque non sarà dato nulla per scontato: “Progressi continuativi non sono affatto certi. Ci potranno quindi essere aggiustamenti a seconda delle nuove informazioni che potremo avere”. Bernanke sarà sostituito a breve da Janet Yellen, vicepresidente della Fed dal 2010 e con una lunga storia all’interno dell’organizzazione.

La borsa di New York ha reagito bene all’annuncio della riduzione del piano di aiuti: gli investitori hanno fatto prevalere l’ottimismo per la ripresa dell’economia statunitense sulla notizia meno positiva della riduzione dello “stimulus”. Il Dow Jones, il principale indice di Wall Street, ha chiuso a +1,84 per cento, mentre NASDAQ e S&P hanno chiuso entrambi sopra l’1 per cento. Secondo gli analisti la buona reazione della borsa è stata resa possibile dall’annuncio di una riduzione progressiva, e per ora lieve, del piano di aiuti, considerata per questo da diversi osservatori come simbolica.