Cose da fare a Ferrara se non ci siete mai stati

Scelte da Daria Bignardi, ferrarese, per chi va alla Festa di Internazionale e non sa ancora che meraviglia di posto lo aspetta

di Daria Bignardi

(foto Giulia Ticozzi)
(foto Giulia Ticozzi)

Comincia venerdì 4 ottobre a Ferrara il Festival di Internazionale, weekend di incontri tra lettori, giornalisti e collaboratori del settimanale, e occasione unica di raccogliere storie, informazioni, spiegazioni sul mondo e quello che ci succede. Ma anche, da molti anni, occasione speciale per i visitatori di farsi accogliere da una città ospitale e bellissima, e per la città di farsi invadere da persone complici e curiose di lei e del mondo. Per loro – che siano veterani del Festival o novellini – abbiamo chiesto una lista di dritte sulla città a Daria Bignardi, giornalista, ferrarese e parente del Post.

1. Il Castello Estense si nota parecchio, sta in mezzo alla città. Ma attraversate il fossato ed entrateci: ci sono anche molti incontri del Festival, tra i quali, sabato sera, una lettura di Ferite a morte di Serena Dandini (aggiornamento: piove, e la lettura è stata spostata al Teatro Comunale, così potete vedere anche quello).

2. Affittare una bicicletta e pedalare a caso nel centro storico, di giorno, di notte e con qualunque tempo, come fanno i ferraresi, con sprezzo dell’acciottolato. Farsi corso Ercole d’Este – “dritto come una spada” – fino in fondo e ritorno: è la via più bella d’Europa.

3. Ferrara ha due anime, una medievale e una rinascimentale: per sentire quella medievale cominciate da via delle Volte, che risale a quando c’era il Po.

4. Una passeggiata o una corsa sulle Mura, salendo dalla Porta degli Angeli, con sosta sotto al pergolato dello chalet Terraviva, in mezzo agli orti cinquecenteschi, dove vi danno anche da mangiare. Bello anche se piove.

5. Il cimitero ebraico, dove è sepolto Giorgio Bassani, è bellissimo.

6. Se il cimitero ebraico è chiuso perché è sabato, la Certosa è sempre aperta ed è meravigliosa. Se non vi piacciono i cimiteri dare almeno un’occhiata alla piazza mozzafiato sulla quale si affaccia.

7. Mangiare il pasticcio di maccheroni, un piatto che risale a Lucrezia Borgia. Maccheroni, besciamella, animelle, funghi, dentro a una crosta dolce di pasta frolla. Ne trovate una versione mignon in quasi tutte le pasticcerie.

8.  Il duomo, entrarci dentro. Che poi finisce che state tre giorni a girargli intorno e passarci davanti e ve ne perdete il meglio.

9. Al Tennis Club Marfisa ci giocavano Bassani e Antonioni (furono i campioni locali per due anni ciascuno). Potete buttare un occhio dentro o pranzarci se fate amicizia con un socio.

10. Gli affreschi del Salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia sono pazzeschi. Mi raccomando.

(foto di Giulia Ticozzi)