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  • Venerdì 13 settembre 2013

L’incendio in un ospedale psichiatrico russo

Sono morte almeno 37 persone: secondo il governo l'edificio non rispettava le norme antincendio

In this photo released by the Novgorod region branch of Russian Emergency Ministry, the ministry's Emergency Situations workers and fire fighters work at a site of a fire at a psychiatric hospital in Luka village in the Novgorod region, Russia, early Friday, Sept. 13, 2013. A fire swept through the Russian psychiatric hospital overnight, killing at least three people and leaving more than 30 others feared dead, officials said Friday. Authorities had long warned that the building was unsafe and called for its closure. (AP Photo/Russian Emergency Ministry, the Novgorod region branch)
In this photo released by the Novgorod region branch of Russian Emergency Ministry, the ministry's Emergency Situations workers and fire fighters work at a site of a fire at a psychiatric hospital in Luka village in the Novgorod region, Russia, early Friday, Sept. 13, 2013. A fire swept through the Russian psychiatric hospital overnight, killing at least three people and leaving more than 30 others feared dead, officials said Friday. Authorities had long warned that the building was unsafe and called for its closure. (AP Photo/Russian Emergency Ministry, the Novgorod region branch)

Nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 settembre si è sviluppato un incendio nell’ospedale psichiatrico di Luka, nella regione russa di Novgorod, a nord di Mosca e a circa 220 chilometri a sud est di San Pietroburgo. Secondo gli ultimi aggiornamenti del ministero delle Emergenze sono morte 37 persone, ma all’interno dell’edificio al momento dell’incendio ne erano presenti 60. Uno dei corpi ritrovati tra le macerie è di un’infermiera morta nel tentativo di salvare i pazienti: diversi cadaveri devono ancora essere identificati, una ventina di pazienti sono stati invece evacuati.

L’incendio si è sviluppato verso le tre di notte e ha distrutto completamente i nove reparti dell’ospedale, che era costruito in legno e non aveva sbarre alle finestre. Secondo il direttore della struttura, Gusein Magomedov, il fuoco sarebbe stato appiccato volontariamente da un paziente. Il comitato d’inchiesta che ha aperto un’indagine per omicidio ha detto che la causa «è un atto di imprudenza di uno dei pazienti». Secondo un responsabile del ministero delle Emergenze, l’ospedale non rispettava le norme antincendio e le modifiche richieste da un tribunale per continuare ad avere l’agibilità non erano state effettuate: «L’edificio presentava una scarsa resistenza al fuoco, era interamente di legno. Per decisione giudiziaria, l’amministrazione avrebbe dovuto rimediare entro agosto a numerose violazioni della sicurezza antincendio, cosa che non è avvenuta». Il direttore ha invece negato e sostenuto che tutte le modifiche richieste erano state fatte.

Gli incidenti in edifici pubblici in Russia sono molto comuni. Nelle strutture mediche del paese, negli ultimi sette anni si sono verificati almeno 19 casi: nel 2007 a Tula in una casa di cura sono morte 32 persone, nel 2009, 28 sono morte nell’incendio di una casa di riposo per anziani nella Repubblica dei Komi e nell’aprile del 2013 nell’ospedale psichiatrico di Ramenski, a circa 60 chilometri a nord di Mosca, sono morte altre 38 persone.

Foto: i vigili del fuoco di Novgorod mentre cercano di spegnere l’incendio all’ospedale psichiatrico di Luka, 13 settembre 2013 (AP Photo/Russian Emergency Ministry, the Novgorod region branch)