L’alba al Cairo
Si attende e si teme l'inizio di un'operazione militare per sgomberare due grandi sit-in dei sostenitori del presidente deposto Morsi
L’esercito egiziano si sta preparando a sgomberare i gruppi di sostenitori di Mohamed Morsi, il presidente deposto il mese scorso, che manifestano al Cairo da settimane. Al Jazeera scrive che, secondo le sue fonti, le operazioni inizieranno lunedì mattina: l’esercito si sta muovendo ma alle 13 i sit-in sono ancora al loro posto. Nel frattempo i manifestanti hanno tentato di “fortificare” i loro accampamenti al Cairo, costruendo barriere con assi di legno e sacchi di sabbia, e munendosi di maschere anti-gas. Non è chiaro se l’esercito attaccherà immediatamente i sit-in o tenterà prima di far scappare i manifestanti, lanciando gas lacrimogeni oppure prima ancora tagliando la corrente elettrica e impedendo rifornimenti di acqua e viveri.
Gli scontri tra l’esercito e i manifestanti pro-Morsi vanno avanti di fatto dal 3 luglio, fin qui sono morte 250 persone. I due sit-in più grandi, dov’è concentrata la maggior parte dei manifestanti, si trovano in piazza Rabaa Al-Adawiya, accanto a una moschea, e a piazza Nahda, nei pressi dell’università. Una dichiarazione diffusa ieri dai comitati pro-Morsi sostiene che in caso di sgombero dei due sit-in i manifestanti si raduneranno in piazza Tahrir, il luogo simbolo delle rivolte contro l’ex presidente Mubarak e della cosiddetta “Primavera Araba”, che si trova esattamente tra Rabaa e Nahda. I Fratelli Musulmani hanno messo in guardia da quello che temono sarà “un bagno di sangue”. Per il momento la situazione è tranquilla.
foto: KHALED DESOUKI/AFP/Getty Images