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  • Martedì 6 agosto 2013

L’esplosione a Rosario, in Argentina

In un palazzo di dieci piani, forse per una fuga di gas: ha provocato il crollo di un altro edificio, ci sono almeno 9 morti, una sessantina di feriti e 19 dispersi

Smoke rises after a strong explosion shook a building, damaging three nearby buildings in Rosario, Argentina, Tuesday morning, Aug. 6, 2013. Preliminary reports said the explosion was registered at the building’s central heating system and was probably caused by a gas leak. Local media reported people were trapped inside the building although no casualties were confirmed. (AP Photo/Andres Ponte)
Smoke rises after a strong explosion shook a building, damaging three nearby buildings in Rosario, Argentina, Tuesday morning, Aug. 6, 2013. Preliminary reports said the explosion was registered at the building’s central heating system and was probably caused by a gas leak. Local media reported people were trapped inside the building although no casualties were confirmed. (AP Photo/Andres Ponte)

Martedì 6 agosto – alle 9.40 del mattino ora locale, le 14.40 in Italia – c’è stata una forte esplosione nel centro di Rosario, città argentina a circa 300 chilometri a nord-ovest di Buenos Aires. I giornali locali dicono che l’esplosione si è verificata al piano terra di un palazzo di dieci piani di via Salta, probabilmente a causa di una fuga di gas: le cause dell’incidente non sono ancora state rese note ufficialmente. L’esplosione si è sentita a diversi chilometri di distanza e ha provocato gravi danni all’intero complesso di edifici adiacenti al palazzo.

Poche ore dopo, infatti, a causa dei danni causati dall’esplosione, un’ala del palazzo – un edificio di nove piani – è crollata. Nell’intero incidente, che il quotidiano argentino La Capital ha descritto come il peggiore della storia della città di Rosario, sono morte almeno 9 persone e più di 60 sono rimaste ferite. I dispersi sono ancora 19. Nel pomeriggio tutta la zona è stata chiusa al transito e le persone che vivono nel complesso danneggiato sono state evacuate. Diverse ore dopo l’incidente, la polizia ha fatto sapere di avere messo in stato di fermo un uomo, un tecnico del gas, che al momento dell’esplosione stava lavorando nel palazzo.

Il giornale argentino La Capital ha ricostruito in parte quello che è successo: secondo un rapporto della Centrale di Emergenza, diffuso poi dal governo locale di Santa Fé, la provincia a cui appartiene Rosario, alle 9.32 di martedì due donne hanno chiamato il numero delle emergenze dicendo di sentire un forte odore di gas. Sei minuti dopo un’altra donna ha fatto una chiamata simile ma la telefonata è stata interrotta dall’esplosione. Una testimone ha raccontato a La Nación che due settimane fa qualcuno aveva provato a rubare il contatore del gas dell’edificio, danneggiandolo: un ingegnere doveva andare ieri per aggiustarlo e la fornitura del gas sarebbe dovuta essere sospesa dalle 9 alle 14.

A Rosario sono previste per domenica 11 agosto le elezioni amministrative per il nuovo sindaco. I candidati dei due principali partiti politici – il Frente Progresista Cívico e il Frente para la Victoria – hanno sospeso temporaneamente la campagna elettorale.