Il PD decida un nome subito

Il direttore di Repubblica chiede a Bersani una scelta "fuori dalla nomenklatura"

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
13-04-2013 Roma
Politica
PD - manifestazione contro la poverta' e per un governo di cambiamento
Nella foto: Pierluigi Bersani PD
Photo Mauro Scrobogna /LaPresse
13-04-2013 Rome
Politics
PD - demonstration against poverty and for a change of government
In the picture: Pierluigi Bersani PD
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 13-04-2013 Roma Politica PD - manifestazione contro la poverta' e per un governo di cambiamento Nella foto: Pierluigi Bersani PD Photo Mauro Scrobogna /LaPresse 13-04-2013 Rome Politics PD - demonstration against poverty and for a change of government In the picture: Pierluigi Bersani PD

Oggi il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, scrive un breve editoriale per invitare il PD a scegliere “un nome degno, con sicura sensibilità istituzionale e costituzionale, fuori dalla nomenklatura di partito” per il Quirinale, prima che lo stesso partito esploda (e il paese ne risenta).

Come succede a chi sta fermo, il Pd rischia di importare all’interno del suo recinto la crisi che paralizza un sistema impazzito. Per ora le polemiche – furibonda quella tra Renzi e Finocchiaro – dividono il gruppo dirigente. Ma se il Pd non sceglie un nome per il Quirinale, subendo l’iniziativa e le preferenze di Grillo e di Berlusconi, il gruppo dirigente rischia di dividersi dalla sua opinione pubblica di riferimento e il partito di avere un ruolo gregario nella grande partita per il Colle.

Scegliere è complicato perché il Pd ha il diritto-dovere d’iniziativa, guidando i due gruppi parlamentari più forti, ma non sa sciogliere tre nodi decisivi: vuole il voto anticipato oppure no? Vuole ancora il governo Bersani o è pronto a soluzioni diverse? Soprattutto, vuole giocare le carte condivise per il Quirinale nella metà campo col Pdl o in quella con i grillini? Su ognuna di queste opzioni, dopo l’insuccesso elettorale e un mese di logoramento sul governo impossibile, il partito, che sta già bollendo ad alta temperatura, rischia di esplodere.

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foto: Mauro Scrobogna /LaPresse