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  • Venerdì 22 marzo 2013

Le foto del Lathmar Holi

Nell'Uttar Pradesh, in India, sono i giorni della spettacolare festa induista a base di polveri colorate

BARSANA, INDIA - MARCH 21: Hindu devotees play with color during Lathmaar Holi celebrations on March 21, 2013 in the village of Barsana, near Mathura, India. The tradition of playing with colours on Holi draws its roots from a legend of Radha and the Hindu God Krishna. It is believed that young Krishna was jealous of Radha's fair complexion since he himself was himself very dark. After questioning his mother Yashoda on the darkness of his complexion, Yashoda, teasingly asked him to colour Radha's face in which ever colour he wanted. In a mischievous mood, Krishna applied colour on Radha's face. The tradition of applying color on one's beloved is being religiously followed till date. (Photo by Daniel Berehulak/Getty Images)
BARSANA, INDIA - MARCH 21: Hindu devotees play with color during Lathmaar Holi celebrations on March 21, 2013 in the village of Barsana, near Mathura, India. The tradition of playing with colours on Holi draws its roots from a legend of Radha and the Hindu God Krishna. It is believed that young Krishna was jealous of Radha's fair complexion since he himself was himself very dark. After questioning his mother Yashoda on the darkness of his complexion, Yashoda, teasingly asked him to colour Radha's face in which ever colour he wanted. In a mischievous mood, Krishna applied colour on Radha's face. The tradition of applying color on one's beloved is being religiously followed till date. (Photo by Daniel Berehulak/Getty Images)

Il 21 marzo nello stato indiano settentrionale dell’Uttar Pradesh è iniziata la festa induista di Lathmar Holi, sei giorni prima della festa di Holi vera e propria che si celebra in India, Nepal, Pakistan e in altri paesi con forte immigrazione induista come la Malesia, il Sudafrica e anche gli Stati Uniti.

Il centro dei festeggiamenti del Lathmar Holi sono i villaggi di Barsana e Nandgaon: secondo la tradizione, il dio Krishna – del villaggio di Nandgaon – fece visita alla sua amata Radha a Barsana, ma una volta arrivato prese in giro lei e le sue amiche, offendendole e venendo così cacciato. Per questo motivo durante la festa gli uomini di Nandgaon vanno a pregare nel tempio di Radha a Barsana, dove vengono ricoperti di vernici colorate dagli uomini della città e picchiati con bastoni dalle donne, mentre tutt’intorno gli abitanti del villaggio si lanciano polveri colorate, cantano e ballano.

La tradizione di gettarsi addosso polveri colorate e profumate, dette gulal, è l’aspetto più famoso e caratteristico della festa di Holi, chiamata anche Festa dei colori, e trova le sue ragioni nella mitologia induista: Krishna aveva la pelle scura, era invidioso di quella bianca di Radha e per questo un giorno le dipinse la faccia con dei colori. Da allora le coppie di innamorati si dipingono reciprocamente il viso durante la festa in segno di affetto.

Oltre a lanciarsi il gulal, migliaia di persone trascorrono Holi ballando nelle strade, cantando e accendendo falò per festeggiare l’arrivo della primavera e il trionfo del bene sul male. La festa ricorda anche il carnevale occidentale: le rigide strutture sociali vengono meno e gli induisti festeggiano e scherzano insieme, ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne. Quest’anno la festa cade il 27 marzo.