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  • Venerdì 8 marzo 2013

Politici imbalsamati

Hugo Chávez si aggiunge a una lista di personaggi che inizia con Lincoln e contiene, tra gli altri, Lenin, Mao Zedong, Evita Perón e Kim Jong-Il

MOSCOW, RUSSIA: Photographed for the first time in 30 years, the embalmed body of Russian Bolshevik revolutionary leader and Soviet Union founder Vladimir Ilyich Lenin (1870 - 1924) lies 28 October 1991 in the Mausoleum (built in 1930) bearing his name in Moscow's Red Square near Kremlin Palace. The body may be viewed by the public. (Photo credit should read AFP/Getty Images)
MOSCOW, RUSSIA: Photographed for the first time in 30 years, the embalmed body of Russian Bolshevik revolutionary leader and Soviet Union founder Vladimir Ilyich Lenin (1870 - 1924) lies 28 October 1991 in the Mausoleum (built in 1930) bearing his name in Moscow's Red Square near Kremlin Palace. The body may be viewed by the public. (Photo credit should read AFP/Getty Images)

Il corpo del presidente venezuelano Hugo Chávez verrà imbalsamato e messo in una bara di vetro in esposizione permanente al Museo della Rivoluzione di Caracas. Lo ha detto il vice presidente Nicolás Maduro il 7 marzo, alla vigilia dei funerali di stato di oggi, venerdì 8 marzo, a Caracas. Maduro ha specificato che Chávez sarà “imbalsamato come Lenin, Ho Chi Minh e Mao Zedong”.

L’imbalsamazione di importanti leader politici è una pratica iniziata nel lontano 1865 sul corpo di Abraham Lincoln, il 16esimo presidente americano. Da allora diversi paesi hanno utilizzato l’imbalsamazione per celebrare il “culto della personalità” di personaggi politici di primo piano che avevano, nel bene o nel male, contribuito a cambiare la loro storia. Il primo leader il cui corpo fu, oltre che imbalsamato, anche sottoposto a “manutenzione” nel corso dei decenni, fu quello di Vladimir Lenin.

Ancora oggi i corpi dei nordcoreani Kim Il Sung e Kim Jong Il, del vietnamita Ho Chi Min e del cinese Mao Zedong sono esposti nei rispettivi mausolei, e possono essere visitati dal pubblico. Anche i corpi di alcuni dittatori comunisti di diversi paesi dell’Europa Orientale durante la Guerra Fredda sono stati imbalsamati: tra questi ci sono il bulgaro Georgi Dimitrov e il cecoslovacco Klement Gottwald. Sull’imbalsamazione dell’ex dittatore filippino Ferdinand Marcos rimangono invece dei dubbi: il corpo venne esposto dalla sua famiglia, ma come riporta il Wall Street Journal sulla sua autenticità ci sono ancora molti dubbi (qualcuno sostiene che sia una statua di cera).

Una storia ancora più strana è quella che riguarda il corpo imbalsamato dell’argentina Evita Perón: dopo essere stato esposto per due anni, scomparve a seguito del colpo di stato militare del 1955 che destituì Juan Perón, ex presidente del paese e marito di Evita. Del corpo non si ebbe traccia fino al 1971, quando venne ritrovato in una cripta a Milano.

Ilya Zbarsky, membro del gruppo che si doveva occupare della manutenzione del corpo imbalsamato di Lenin presso l’Istituto di ricerca per le strutture biologiche a Mosca, nel 2011 spiegò alla BBC le tecniche per tenere un corpo imbalsamato in buone condizioni per molti anni: «Due volte a settimana dovevamo immergere la testa e le mani del corpo imbalsamato in una soluzione speciale. Dovevamo anche sistemare alcuni difetti più piccoli. Una volta all’anno il mausoleo doveva essere chiuso e il corpo doveva essere immerso in una vasca riempita con questa soluzione».

Secondo la ricostruzione della BBC, la reputazione dei russi in questo particolare settore  era tale che dopo l’imbalsamazione dell’ex leader vietnamita Ho Chi Minh, il suo corpo venne trasportato a Mosca ogni anno per permettere agli esperti sovietici di procedere alle operazioni di “manutenzione”.

Kare Caney, segretario generale dell’Istituto britannico degli Imbalsamatori, ha spiegato in maniera piuttosto semplice come funziona il processo di imbalsamazione di un cadavere. L’approccio più comune è quello utilizzato abitualmente dalle pompe funebri per preparare un corpo affinché si mantenga in buone condizioni fino alla sepoltura: si inietta in un’arteria un liquido particolare, che in genere contiene la formaldeide, diluito con l’acqua. Questo processo permette di evitare per qualche settimana che i batteri interni del corpo rovinino l’aspetto del cadavere.

Il processo di imbalsamazione che viene usato per preservare i corpi di importanti leader politici è molto più lungo e complicato, e richiede delle competenze maggiori. Il professor Sue Black del “Centre for Anatomy and Human Identification College of Life Sciences” all’Università di Dundee ha spiegato che questo tipo di imbalsamazione segue fondamentalmente lo stesso principio della conservazione del cibo. La regola più importante è creare un ambiente sterile.

I vasi sanguigni principali vengono aperti e il sangue, la fonte di sopravvivenza dei batteri, viene tolto del tutto. In pratica, dice Black, «è necessario cambiare completamente la composizione chimica dei tessuti e sbarazzarsi di tutti i batteri, in modo che la muffa e i funghi non possano più crescere». Per far questo si riversa una grande quantità di alcol, glicerolo e formalina all’interno del sistema vascolare del defunto. Poi, per concludere l’opera e per rendere “presentabile” il corpo, viene aggiunta alla formalina una sostanza che permette di ridare il colore rosa alla pelle. Il trucco e una parrucca (necessaria perché ovviamente i capelli cadono) completano il processo.

Per mantenere il corpo imbalsamato in buone condizioni nonostante il passare degli anni, è necessario investire molti soldi. La penuria di denaro fu la ragione per la quale alla morte del leader nordcoreano Kim Jong Il il governo di Pyongyang non annunciò fin da subito l’imbalsamazione del suo corpo.