La strage evitata in una scuola della California
Uno studente armato ha sparato a un proprio compagno e ha ferito un insegnante, che poi lo ha convinto a consegnargli il fucile
A meno di un mese dalla strage nella scuola di Newtown (Connecticut), dove sono morte 27 persone, giovedì 10 gennaio un ragazzo di 16 anni ha ferito gravemente con un colpo di fucile un proprio compagno di classe alla Taft Union High School di Taft, una città a circa 150 chilometri a nord-ovest di Los Angeles, in California. Il ragazzo è stato fermato da un insegnante, che nonostante fosse rimasto ferito nella sparatoria è riuscito a parlare al ragazzo e a disarmarlo, prima che potesse compiere una strage.
Stando alle prime ricostruzioni della polizia, il ragazzo, del quale non è stata comunicata l’identità, sarebbe entrato a scuola verso le 9 del mattino e poco dopo avrebbe iniziato a discutere con un compagno di classe. Una testimone, che vive in una casa a pochi metri di distanza dalla scuola, ha confermato di avere visto entrare qualcuno armato intorno a quell’ora e di avere sentito successivamente almeno due colpi, cosa che l’ha spinta a chiamare la polizia e a dare l’allarme.
Armato con un fucile, il ragazzo ha spiegato al compagno di classe di essere stufo del suo comportamento strafottente nei suoi confronti tenuto nelle ultime settimane. Poco dopo ha sparato un colpo e le palle di piombo calibro 12 del suo fucile hanno ferito l’altro ragazzo nella parte superiore del corpo (per ora non ci sono notizie ufficiali sul tipo di ferite riportate). Lo studente ha poi esploso un secondo colpo indirizzato verso un altro compagno, ma lo ha mancato.
Pochi istanti dopo, Ryan Heber, un insegnante di scienze di 40 anni, è intervenuto e con molta calma ha iniziato a parlare con l’autore della sparatoria. È riuscito a distrarlo il tempo necessario per fare uscire dalla classe gli altri studenti, e alla fine lo ha convinto a consegnargli il fucile e a calmarsi. L’insegnante pochi minuti prima era stato ferito di striscio da una delle palle del fucile, una ferita lieve che non ha richiesto medicazioni in ospedale. Il ragazzo colpito in pieno con il primo colpo di fucile è stato invece trasportato d’urgenza in una clinica per essere operato. Le suo condizioni sono critiche, ma stabili.
Almeno altri due studenti sono rimasti feriti nella sparatoria. Una ragazza è stata portata in ospedale per un possibile danno uditivo: si trovava molto vicino al fucile quando sono stati esplosi i colpi. Un altro ragazzo ha subito ferite meno gravi, forse causate da una brutta caduta nelle fasi concitate dell’evacuazione della classe. Le indagini sono comunque ancora in corso.
Gli studenti che si trovavano nelle altre classi hanno sentito un annuncio dagli altoparlanti della scuola che confermava l’avvenuta sparatoria nella scuola. Alcuni inizialmente hanno pensato a un’esercitazione, ma con l’arrivo degli elicotteri e delle prime auto della polizia hanno capito che le cose stavano andando diversamente. Gli studenti di una classe che si trovavano nella biblioteca si sono nascosti tra gli scaffali e hanno atteso quasi un’ora al buio l’arrivo dei soccorsi.
Lo sceriffo Donny Yougnbloog della Contea del Kent ha spiegato che «se non fosse stato per l’intervento dell’insegnante e per la sua prontezza di risposta, non sappiamo che cosa sarebbe potuto accadere». Un altro responsabile della scuola avrebbe dato una mano a Heber a distrarre l’autore della sparatoria. Presso la Taft Union High School di solito lavora una guardia di sicurezza armata, ma giovedì mattina la persona incaricata era in forte ritardo a causa del brutto tempo lungo il tragitto per raggiungere la scuola.
Lo sceriffo ha spiegato di avere trovato Heber visibilmente sconvolto per l’accaduto. L’insegnante ha poi pensato alla propria famiglia, inviando alcuni messaggi col cellulare per avvisarli che stava bene e che tutto era finito. È al suo settimo anno di insegnamento ed è descritto come una persona tranquilla e sempre molto disponibile nei confronti dei suoi studenti. Heber è sposato e ha due figli. Ha rifiutato la richiesta di diverse interviste.
Sembra che il ragazzo avesse minacciato più volte di uccidere i propri compagni di classe che si erano comportati male con lui. Diceva di avere una lista e che li avrebbe uccisi. La cosa fu riferita al vicepreside della scuola e il ragazzo fu sospeso per qualche giorno. Quando tornò fu chiesto ai responsabili della scuola perché lo studente non fosse stato bandito completamente dalla scuola, ma non furono date molte spiegazioni.
La sparatoria a Taft si è verificata nello stesso giorno in cui il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha incontrato i giornalisti per aggiornarli sul dibatitto che sta portando avanti sulla riduzione della proliferazione delle armi nel paese. Alcune emittenti hanno interrotto la trasmissione della conferenza stampa quando sono arrivate le prime notizie dalla California. Biden ha spiegato che tra le proposte più convincenti ci sono quelle di istituire controlli più severi per chi acquista armi e più poteri per gli agenti federali. Le sue raccomandazioni saranno presentate ufficialmente al presidente Barack Obama il prossimo martedì.