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  • Giovedì 25 ottobre 2012

L’uragano Sandy in Giamaica

Ha portato forti venti e inondazioni, molte zone dell'isola sono senza corrente elettrica e un uomo è morto mentre cercava riparo: le foto

Il passaggio dell’uragano Sandy sulla Giamaica ha portato venti molto forti e piogge intense, che hanno causato diverse inondazioni nel paese. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 125 chilometri orari. Aeroporti, scuole e altri edifici pubblici sono chiusi da ieri e le autorità hanno imposto per la notte un coprifuoco nelle principali città. A Kingston, la capitale, un poliziotto è stato ferito da alcuni saccheggiatori, che hanno approfittato della situazione per organizzare diversi furti in città. Il coprifuoco avviato ieri durerà un paio di giorni.

Vento e pioggia hanno anche causato numerosi blackout nel paese. Oltre alle strade allagate sono arrivate informazioni di edifici rimasti danneggiati. Più di mille persone hanno trovato riparo in alcuni punti di raccolta organizzati dalle autorità. Un uomo è morto dopo essere stato colpito dalle rocce di una frana mentre cercava di rientrare nella propria abitazione per mettersi al riparo. È la seconda persona a essere morta a causa dell’uragano nella zona dei Caraibi.

Le infrastrutture della Giamaica sono da tempo carenti e viene svolta poca manutenzione. Negli ultimi decenni, inoltre, si è costruito vicino a colline e corsi d’acqua, senza attuare soluzioni per prevenire i rischi legati a inondazioni e forti venti. Questo rende più difficile la gestione dell’emergenza e ha portato nelle ultime ore a diversi disguidi e pericoli di vario genere. Un giornale locale ha dato, tra le altre cose, la notizia di un coccodrillo portato dalle inondazioni nel giardino di una abitazione nella città di Portmore, a sud-ovest della capitale Kingston.

Sandy nelle ultime ore ha intanto proseguito il proprio viaggio spostandosi verso nord e raggiungendo Cuba. Il passaggio sull’isola è iniziato a Santiago de Cuba, la seconda città più popolata dell’isola dopo l’Avana. I venti nella zona hanno raggiunto i 180 chilometri orari e l’uragano ha portato piogge molto intense, che nelle zone collinari potrebbero causare pericolose frane di fango. Per precauzione le autorità cubane hanno disposto l’evacuazione di circa 1.700 persone, residenti nelle zone più a rischio. La perturbazione proseguirà il proprio viaggio verso nord, ed è attesa anche in Florida dove per ora è stato diffuso un avviso per una tempesta tropicale. L’uragano dovrebbe infatti perdere buona parte della propria potenza prima di raggiungere gli Stati Uniti.