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Gli altri candidati negli Stati Uniti
Gary Johnson
Tra gli outsider, Johnson è quello con il curriculum più lungo. Governatore repubblicano del New Mexico per due mandati dal 1995 al 2005, è stato candidato anche alle primarie repubblicane vinte da Mitt Romney. Dopo essersi ritirato alla fine del 2011, ha vinto la nomination del partito libertario a maggio scorso. Il suo programma è simile a quello che ha portato avanti da governatore del New Mexico: lotta alla burocrazia, diminuzione della spesa pubblica, abbassamento delle tasse e depenalizzazione del consumo di marijuana.
(Mark Wilson/Getty Images)
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Gli altri candidati negli Stati Uniti
Virgil Goode
È il candidato del Constitution Party, il terzo partito americano per numero di votanti (è comunque molto distaccato dai primi due, naturalmente). Il suo programma è vicino alla destra cristiana, e si oppone con forza all’immigrazione. Goode è stato membro della Camera dal 1997 al 2008. La prima volta venne eletto con i democratici, ma le sue posizioni fortemente contrarie all’aborto e al controllo delle armi lo fecero spostare verso il partito repubblicano, con il quale si candidò fino al 2008. Dopo aver perso il seggio si iscrisse al Constitution Party, di cui è diventato candidato alla presidenza quest’anno.
(Scott Olson/Getty Images)
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Gli altri candidati negli Stati Uniti
Rocky Anderson
Sindaco dal 2000 al 2008 di Salt Lake City, la capitale dello Utah, lo stato dei mormoni, Anderson è una specie di avversario in casa di Romney. Cresciuto in una famiglia di mormoni, Anderson ha abbandonato la chiesa in età adulta ed è molto critico nei confronti del mormonismo. Anche il suo programma sembra l’opposto di quello di Romney: Anderson è per un aumento delle tasse per i più ricchi e a favore di una tassa sulle transazioni finanziarie. Il suo partito è il Justice Party, fondato da lui stesso appena un anno fa per appoggiarlo alle elezioni, oggi è diventato il sesto partito del paese.
(AP Photo/Douglas C. Pizac)
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Gli altri candidati negli Stati Uniti
Jill Stein
Outsider tra gli oustsider, Jill Stein, candidata dei Verdi, non ha mai ricoperto alcuna carica elettiva, anche se il partito l’ha candidata due volte come governatore del Massachusetts. La sua candidatura a presidente ha ricevuto l’appoggio del linguista e attivista Noam Chomsky. Il suo programma è basato sul “Green New Deal”, ispirato alle politiche del presidente Franklin Delano Roosvelt dopo la depressione del ’29, e consiste in una forte riduzione delle spese militari e in un aumento delle tasse sui più ricchi. Secondo Stein le risorse così ottenute andrebbero investite con l’obiettivo di impiegare ogni americano senza lavoro nel settore delle energie rinnovabili e della conservazione dell’ambiente.
(Scott Olson/Getty Images)