• Mondo
  • Domenica 21 ottobre 2012

Obama spiega la «Romnesia»

Il video e il discorso in cui il presidente ha parlato della "sindrome" di cui soffre Mitt Romney e che lo porta a cambiare continuamente opinione

The crowd responds as President Barack Obama talks about “Romnesia” and the choice facing women in the election during a campaign event at George Mason University in Fairfax, Va., Friday, Oct. 19, 2012. (AP Photo/Susan Walsh)

The crowd responds as President Barack Obama talks about “Romnesia” and the choice facing women in the election during a campaign event at George Mason University in Fairfax, Va., Friday, Oct. 19, 2012. (AP Photo/Susan Walsh)

Venerdì scorso, in un comizio elettorale alla George Mason University di Fairfax, in Virginia, Barack Obama ha ironizzato sul suo rivale alle elezioni presidenziali del prossimo novembre, il repubblicano Mitt Romney, per la sua facilità nel dimenticare le cose, giocando e scherzando sulle dichiarazioni fatte dall’avversario su alcuni temi nel corso dell’ultimo anno.

Obama ha parlato della condizione femminile nel mondo del lavoro, un tema su cui Romney si era espresso goffamente durante l’ultimo dibattito televisivo: «Romney dimentica le sue posizioni e scommette che lo farete anche voi». Secondo Obama, Romney soffre di «Romnesia», parola inventata unendo “Romney” e “amnesia”. «Se dici che vuoi tutelare il diritto di scelta delle donne sul tema dell’aborto, ma poi durante un dibattito ti alzi in piedi e dici che saresti felice di firmare una legge che bandisce questo diritto, allora soffri sicuramente di Romnesia», ha detto Obama, che ha elencato tutti i temi su cui Romney ha cambiato posizione: la parità di retribuzione, l’aborto, la contraccezione, il controllo delle nascite.

Obama ha spiegato il concetto così:

Ora che siamo a 18 giorni dalle elezioni, il “rigoroso conservatore” vuole che voi pensiate che lui stava “rigorosamente scherzando” su tutto quello che ha detto nell’ultimo anno. Ha detto alla gente che era il “candidato ideale” per i Tea Party e ora improvvisamente va dicendo: «cosa, chi, io?». Dimentica quali sono le sue posizioni e scommette che lo farete anche voi.

Secondo me dobbiamo trovare un nome per questa condizione, per questa patologia. Potremmo chiamarla “Romnesia”. Io non sono un medico, ma voglio esaminare alcuni di questi sintomi insieme a voi perché voglio essere sicuro che nessun altro ne soffra.

Se dici di essere per la parità di retribuzione tra uomini e donne a parità di lavoro, ma continui a rifiutarti di dire se firmerai un disegno di legge che protegga la parità di retribuzione, allora potresti soffrire di Romnesia.

Se dici che le donne dovrebbero avere accesso ai sistemi di contraccezione, ma sostieni le leggi che consentono al tuo datore di lavoro di negare l’assistenza sanitaria per quanto riguarda la contraccezione, potresti soffrire di una forma di Romnesia.

Se dici che proteggerai la libertà di scelta per le donne sull’aborto, ma durante un dibattito delle primarie dici che saresti “felice” di firmare una legge che metta fuori legge questo diritto in ogni caso, hai sicuramente contratto la Romnesia.

Questo si allarga ad altri temi. Se dici di avere intenzione di tagliare le tasse per l’1 per cento dei più ricchi e poi in un dibattito dici di non sapere niente sui tagli delle tasse per i ricchi, allora hai bisogno di un termometro per misurarti la temperatura, perché probabilmente soffri di Romnesia.

Se dici che sei un campione dell’industria del carbone e quando eri governatore di fronte a un impianto di carbone hai detto “questa fabbrica vi ucciderà”, allora hai un tipo di Romnesia.

Penso che stiate diventando capaci di comprendere questi sintomi. Se ti stai ammalando di Romnesia e ti sembra di non ricordare le politiche che sono ancora nel tuo sito internet o le promesse che hai fatto negli ultimi sei anni, hai la Romnesia. Ma ecco la buona notizia: la mia riforma sanitaria prevede copertura assicurativa anche per le patologie pregresse! Possiamo mettervi a posto! Abbiamo una cura! Possiamo farti del bene, Virginia! Questa è una malattia curabile.

Donne, uomini, tutti voi. Stiamo parlando delle nostre famiglie. Stiamo parlando di questioni economiche. Io voglio che le mie figlie abbiano le stesse opportunità di tutti gli altri figli maschi. Credo che l’America possa fare meglio, che l’economia possa crescere, che possiamo creare di più quando tutti partecipano, quando tutti fanno la loro parte, quando a tutti è data un’opportunità, quando tutti giocano con le stesse regole. È per questo che vi sto chiedendo un altro mandato da Presidente degli Stati Uniti. Ho bisogno che mi aiutiate a finire quanto iniziato.

Foto: (AP Photo/Susan Walsh)