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  • Lunedì 8 ottobre 2012

25 foto di Nils Liedholm

Fu un leggendario calciatore e allenatore, e oggi avrebbe compiuto novant'anni

Se fosse ancora vivo, oggi avrebbe novant’anni Nils Liedholm, che fu un grandissimo calciatore e allenatore, apprezzato e carismatico e ottenne gran parte dei suoi successi in Italia, benché fosse svedese. Liedholm arrivò in Italia nel 1949, al Milan, e ci giocò per tredici anni, diventandone capitano, segnando 81 gol, vincendo quattro scudetti e formando insieme a Gunnar Gren e Gunnar Nordahl, anche loro svedesi, un formidabile reparto d’attacco, all’epoca noto con la sigla Gre-No-Li. Poi si ritirò e cominciò a fare l’allenatore: prima al Milan, dove vinse uno scudetto, e poi in molte altre squadre più o meno piccole, fino ad arrivare alla Fiorentina nel 1971, alla Roma nel 1973, tornare al Milan nel 1977 e poi di nuovo a Roma nel 1979. A Roma vinse uno storico scudetto e portò la squadra fino a una dolorosa finale di Coppa dei Campioni giocata – e persa ai rigori – allo Stadio Olimpico contro il Liverpool. Poi tornò di nuovo al Milan, dove restò fino al 1987. E poi di nuovo alla Roma, prima dal 1987 al 1989 e poi per una brevissima e ultima parentesi nel 1997, prendendo la squadra a stagione iniziata dopo un avvio molto negativo.

Durante la sua carriera da allenatore Liedholm – che vinse anche tre volte la Coppa Italia – è stato considerato un grande innovatore: fu tra i primi in Italia a far giocare le difese a zona, ad apprezzare in ogni ruolo i calciatori di buona tecnica e valorizzare il possesso di palla. E disse un sacco di frasi ancora oggi stracitate, che sicuramente vi è capitato di sentire anche se seguite poco il calcio: come quella per cui in dieci uomini si gioca meglio che in undici e che il possesso palla funziona perché, banalmente, finché hai tu la palla gli altri non possono segnare. Lo chiamavano “il Barone”, è morto nel 2007.