La vittoria di Jessica Ennis nell’eptathlon
Ieri la britannica ha vinto - dominando - una delle discipline olimpiche più faticose: le foto e le regole, piuttosto complicate
Ieri l’atleta britannica Jessica Ennis ha vinto la medaglia d’oro nell’eptathlon femminile, una disciplina olimpica introdotta per la prima volta alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984: è una gara particolarmente lunga e complessa, che si disputa in due giornate e integra in una classifica unica a punti sette gare di discipline differenti dell’atletica leggera.
Jessica Ennis ha vinto la medaglia d’oro con il punteggio di 6955, stabilendo il nuovo record britannico. Seconda è arrivata la tedesca Lili Schwarzkopf, che per un po’ era stata squalificata, ma che poi è stata riammessa, e terza la russa Tatyana Chernova. Ennis ha maturato la sua vittoria – schiacciante – grazie a una serie di prestazioni di altissimo livello in quasi tutte le discipline. I 100 metri ostacoli, per esempio li ha corsi in 12”54, in ritardo sul record mondiale assoluto della disciplina di soli 33 centesimi di secondo, ma sufficienti per stabilire il nuovo record britannico. Ennis avrebbe dovuto correre anche nella gara individuale dei 100 metri ostacoli, ma visto il successo nell’eptathlon, ha deciso di non correre.
Anche nel salto in alto Ennis ha fatto un’ottima prestazione, arrivando a 195 centimetri (record britannico), 14 centimetri sotto il record mondiale assoluto. Anche nella prova dei 200 metri piani e in quella del lancio del giavellotto Jessica Ennis ha fatto degli ottimi risultati e, pur essendo lontana dai record di specialità, è riuscita a migliorare le proprie prestazioni personali assolute. La vittoria in questa olimpiade è ancora più importante per la Ennis, visto che era stata costretta a saltare le gare di Pechino 2008 per un infortunio. La sua medaglia d’oro è stata festeggiata e sottolineata dai giornali inglesi, che oggi hanno pubblicato le foto che la ritraggono esultante su quasi tutte le prime pagine.
Si tratta sia di gare su pista che di gare su pedana. Il primo giorno le atlete gareggiano nelle prove dei 100 metri ostacoli, dei 200 metri piani, del getto del peso e del salto in alto. Nel secondo giorno di competizione, invece, le atlete gareggiano negli 800 metri piani, nel salto in lungo e nel lancio del giavellotto. Alle Olimpiadi l’eptathlon femminile ha il suo corrispondente, per quanto riguarda le discipline maschili, nel decathlon. Per gli uomini infatti l’unica forma di eptathlon esistente è quella indoor, al coperto, che però non si pratica a livello olimpico.
I punteggi
Ad ogni gara, le atlete ricevono un punteggio, che di volta in volta si somma andando a creare la classifica generale. Il calcolo del punteggio per ogni gara è molto complesso e si basa su tre formule diverse a seconda che si tratti di una gara di corsa, di salto o di lancio; inoltre, ogni gara ha alcuni particolari coefficienti che si introducono nel calcolo. Per fare un esempio, nel salto in lungo il punteggio si ottiene così: lunghezza del salto in cm – 75, il risultato elevato per 1,348, il tutto moltiplicato per 1,84523.
Il limite considerato come eccellenza in ogni disciplina è il raggiungimento dei 1000 punti, che per ogni gara significa una prestazione diversa:
100 metri ostacoli: 13.85 secondi
Salto in alto: 1.82 metri
Getto del peso: 17.07 metri
200 metri piani: 23.80 secondi
Salto in lungo: 6.48 metri
Lancio del giavellotto: 57.18 metri
800 metri piani: 127.63 secondi
Le regole
Per quanto riguarda le regole, alcune gare prevedono qualche cambiamento rispetto alle discipline “tradizionali”, mentre altre no. I 100 metri ostacoli, i 200 metri piani, gli 800 metri e il salto in alto rimangono invariati. Nelle gare di getto del peso, di lancio del giavellotto e di salto in lungo, invece, l’unica differenza con le normali gare individuali è quella che impone un numero massimo di tentativi in ogni disciplina a 3 per atleta.
I record
Il record mondiale della disciplina è a quota 7291, e corrisponde anche a quello olimpico, visto che è stato ottenuto dalla statunitense Jackie Joyner-Kersee alle Olimpiadi di Seul del 1988, e da allora è ancora imbattuto.
Le atlete dell’eptathlon femminile esauste dopo la gara degli 800 metri piani
foto: Streeter Lecka/Getty Images