Dopo la strage nel cinema di Aurora, in Colorado, in cui un ragazzo di 24 anni è entrato in un cinema dove veniva proiettato il nuovo film di Batman e ha iniziato a sparare indiscriminatamente, uccidendo 12 persone, negli Stati Uniti si è tornati a discutere del controllo sulle armi. Diversi uomini politici, tra cui il sindaco di Los Angeles, hanno chiesto che la questione venga ripresa in considerazione: ma poiché questo accade periodicamente dopo ogni fatto del genere – come avvenne dopo Columbine, portando a una revisione delle tattiche della polizia nel gestire simili eventi – c’è anche lo scoraggiamento da parte di molti commentatori sulla possibilità che qualcosa possa cambiare. Gran parte degli statunitensi bianchi, d’altra parte, sembra essere contrario a una maggiore regolamentazione sulle armi.
Le armi in mano ai privati negli Stati Uniti sono moltissime, secondo una tradizione che si vuole far risalire alla Costituzione: ma un lungo articolo recente del New Yorker ha spiegato benissimo che la diffusione è più recente, e il peso della lobby delle armi è diventato determinante solo a partire dagli anni Sessanta. Ma i numeri delle armi negli Stati Uniti, le leggi che le regolano – piuttosto diverse stato per stato – e dei danni che hanno causato si spiegano meglio quando si vedono.
1. Le armi per abitante
Il grafico sopra, basato su dati dello Small Arms Survey e pubblicato a fine 2007 sul Washington Post, mostra il numero di armi da fuoco ogni 100 persone in alcuni paesi del mondo. Nel grafico sono contate soltante le armi da fuoco possedute da civili, e i dati sono una stima perché in molti paesi del mondo (non negli Stati Uniti, vista la legislazione permissiva) solo una piccola parte delle armi in mano ai civili sono registrate ufficialmente. Gli Stati Uniti sono al primo posto, con 90 armi da fuoco ogni cento persone. Lo Yemen, dove da anni è in corso una guerra civile, è al secondo posto, con 61 armi ogni cento abitanti. Secondo questa ricerca, su quasi un miliardo di armi da fuoco al mondo, circa 3/4 sono detenuti da civili. Lo Small Arms Survey è un progetto di ricerca sulla diffusione delle armi da fuoco portato avanti dall’Istituto di Alti Studi Internazionali e dello Sviluppo di Ginevra.
2. Gli omicidi
In questo grafico la linea blu rappresenta il numero di omicidi l’anno (con armi da fuoco, coltelli o altro) ogni 100 mila persone dal 1960 al 2011. Le linee rosse che si intersecano in basso rappresentano lo stesso dato per alcuni dei paesi dell’OCSE (non sono presenti alcuni dei paesi più violenti come il Messico e l’Estonia). I punti rappresentano i valori degli omicidi anno per anno. Le linee rosse mostrano una linea di tendenza approssimata per gli anni considerati.